La crioterapia è una delle procedure di riferimento per la rimozione delle verruche. Ed è per tutti i suoi numerosi vantaggi che la crioterapia verruche è divenuto un intervento piuttosto comune nei centri dermatologici!
Ma sai esattamente di che cosa si tratta? Cos’è la crioterapia verruche? Che cosa avviene durante l’operazione di crioterapia dermatologica? E nei giorni successivi?
Iniziamo dalle basi, come nostra abitudine!
La crioterapia verruche è un metodo di trattamento che si basa sul raffreddamento delle verruche a temperature molto basse.
Naturalmente, le verruche – volgari o plantari – non sono le uniche lesioni della pelle che possono essere trattate mediante la crioterapia (si pensi alla cheratosi seborroica, ai fibromi penduli, e così via), ma sono sicuramente gli oggetti più “diffusi” per un intervento.
Ma come funziona la crioterapia verruche? Come viene condotta questa procedura?
Il meccanismo è oramai ben consolidato. L’azoto liquido sarà applicato sulla verruca mediante contatto (con un batuffolo di cotone fissato su bastoncino), o mediante strumenti che garantiscono tempi di contatto più prolungati e temperature ancora più basse.
In questo modo, la verruca viene eliminata per shock termico, ottenendo risultati mediamente molto soddisfacenti in tempi rapidi.
A proposito di tempi, è noto che la durata dell’operazione dipende dalla lesione trattata.
Per quanto concerne le verruche più superficiali e di dimensioni ridotte, possono essere sufficienti pochi secondi. Nel caso di verruche più estese, potrebbero essere necessari alcuni minuti.
È inoltre possibile, sempre a seconda della lesione da trattare, che possano essere richieste più applicazioni, ripetute generalmente a distanza di almeno 2 settimane: è il caso più frequente nelle verruche plantari, che raramente vengono risolte in un’unica applicazione, ma domandano 2-3 applicazioni successive.
La crioterapia verruche non è dolorosa, ma è possibile che il paziente possa affrontare una condizione di fastidio per la durata dell’applicazione e, dunque, per pochi minuti.
Inoltre, salvo che le lesioni non richiedano delle distruzioni di tessuto più profonde, di norma la crioterapia verruche non richiede nemmeno un’anestesia che, in ogni caso, sarebbe locale e potrebbe essere comunque applicata su richiesta del paziente, nell’ipotesi in cui sia particolarmente suscettibile al dolore.
Ma cosa accade dopo una sessione di crioterapia verruche?
In linea di massima, la lesione trattata potrebbe non regredire immediatamente, ma solo dopo svariati giorni dopo l’operazione di applicazione dell’azoto liquido.
È dunque possibile che, a distanza di 48-72 ore, possa verificarsi la formazione di una bolla con del contenuto sieroso chiaro, o di sangue. Le bolle più grosse potranno essere – su consiglio del dermatologo – portate in svuotamento bucandole con un ago sterile, ma senza rimuovere la “copertura” della bolla, che potrà fungere da protezione.
Sempre secondo le indicazioni del tuo dermatologo di fiducia, potrebbe essere anche il caso di applicare degli antisettici locali.
Infine, di solito alla bolla di cui sopra farà seguito una crosta, la cui permanenza sulla zona trattata varierà da qualche giorno ad alcune settimane. Il consiglio è sempre quello di evitare di toccarla, facendo in modo, invece, che venga “espulsa” dal nostro corpo in maniera naturalmente e spontanea.
La crioterapia verruche generalmente non lascia cicatrici profonde o in rilievo, ma – a seconda dell’area da trattare e della gravità della lesione – è possibile che possano esserci delle cicatrici piatte, di colore più chiaro rispetto alla pelle circostante.
Tra gli altri effetti collaterali, comunque non manifestati nella maggioranza dei soggetti, anche una cicatrice ipertrofica, oppure la riduzione della sensibilità nel sito di applicazione.
Le controindicazioni per il trattamento della crioterapia verruche sono limitate, tanto che questo genere di intervento è oramai considerato una procedura sicura e privilegiata.
In ogni caso, è bene che il dermatologo condivida attentamente la tua storia clinica, evitando di adottare procedure come questa dinanzi a soggetti che soffrono di problemi scatenati dal freddo, come l’orticaria fisica determinata proprio dalla sottoposizione al gelo, o ancora la crioglobulinemia, la criofibrinogenemia e la malattia di Raynaud.
Come abbiamo già avuto modo di riepilogare nelle righe che precedono, generalmente la crioterapia verruche è una terapia proposta in maniera molto efficace e, spesso, è anche il trattamento che viene proposto in maniera prioritaria per il trattamento di diverse lezioni.
Semplicità di esecuzione, possibilità di poter effettuare trattamenti multipli, bassa incidenza delle complicazioni, rappresentano alcuni dei principali punti a vantaggio di questo genere di intervento.
È però vero che in alcune situazioni alla crioterapia verruche potrebbe preferirsi qualche altro trattamento.
Si pensi, per esempio, al fatto che con la crioterapia non è possibile sottoporre a controllo istologico le lesioni che vengono trattate. Pertanto, nell’ipotesi di dubbi diagnostici, è possibile che il medico dermatologo possa suggerire delle modalità di trattamento che possano garantire di ricorrere alla valutazione istologica delle lesioni.
Tra i trattamenti alternativi più noti della crioterapia, ci sono la chirurgia, la diatermocoagulazione preceduta da curettage, il trattamento laser.