La turbina Liam F1 Urban Wind rassomiglia nella forma ad una grossa conchiglia. La particolare struttura le permette di funzionare in maniera fluida e senza produrre rumore.
Cosa può insegnare Madre Natura alla tecnologia eolica? Ancora tanto stando all’ultima innovazione proveniente dall’Olanda. Qui la società The Archimedes, con sede a Rotterdam, ha presentato proprio in questi giorni la propria versione di minieolico urbano, la turbina Liam F1 Urban Wind.
La struttura del dispositivo è ben lontana da quella di un tipico aerogeneratore: alta solo un metro e mezzo e con un peso di 75 kg Liam rassomiglia nella forma al Nautilus, una grossa conchiglia a sezione di spirale logaritmica e si basa sulla pompa a vite di Archimede, dispositivo in grado di sfruttare l’energia cinetica associata al passaggio di un fluido al suo interno. Secondo l’azienda questo tipo di aerogeneratore possiede un rendimento energetico pari all’80% del valore massimo che è teoricamente estraibile dal vento.
La particolare forma si traduce, infatti, in una minima resistenza meccanica che permette alla turbina di girare in maniera fluida e senza produrre rumore. Inoltre, il design è stato appositamente studiato affinché l’apertura sia sempre rivolta verso la direzione del vento per una massima resa, senza bisogno di software o programmi di monitoraggio. Secondo i progettisti “Liam F1 può generare una media di 1,5 MWh di energia [l’anno] ad una velocità del vento di 5 m/s, ovvero quasi quanto la metà dei consumi di una famiglia media”. La società afferma di aver testato la turbina più di 50 volte per confermare i rendimenti e che sarà pronta per il mercato dal prossimo 1° luglio. Inoltre The Archimedes fa sapere di essere già al lavoro per realizzare turbine eoliche ancora più piccole che potrebbero adattarsi a lampioni a LED (per alimentarli) o essere addirittura istallate su imbarcazioni.
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