Le auto elettriche possono generare il proprio “carburante” mediante energia fotovoltaica. Questa è la filosofia di base che ha segnato il World Solar Challenge, un concorso che giovedì scorso ha svelato Stella, un’auto elettrica a energia solare.
Il World Solar Challenge è un concorso che ha vita ogni due anni dal 1987 e le auto alimentate a energia solare sono solo l’ultima delle tante innovazioni protagoniste della sfida internazionale che per questa edizione, terminerà il prossimo ottobre.
Fino a oggi, le auto elettriche a energia solare non potevano vantare grandi performance ne’ spaziosità e comodità. La nuova classe di auto solari potrebbe essere commercializzata come berline familiari. Giovedì scorso, uno dei dieci team partecipanti al World Solar Challenge, ha presentato la sua auto fotovoltaica, si chiama Stella ed è spaziosa oltre che comoda.
Stella è stata presentata da un team di 22 studenti dell’Università di Eindhoven, Olanda. L’auto è stata già testata su strada e il progetto sta studiando il suo potenziale di redditività in ambito commerciale.
Le caratteristiche di questa auto elettrica alimentata da energia solare?
Stella è la prima auto solare a quattro posti a presentare un’autonomia di 600 chilometri. Combina un design aerodinamico con materiali leggeri quali fibra di carbonio e alluminio. La vettura si distingue per un’alta efficienza energetica ma anche per tecnologie di bordo hitech: un display touchscreen rende tutti i pulsanti e manopole superflui, il display e retroilluminato a LED e la guida è resa possibile grazie a un volante dinamico.
Non si tratta di un mero progetto: per dimostrare che la mobilità fotovoltaica è possibile, Stella otterrà la certificazione ufficiale per uso stradale, insomma… la vettura fotovoltaica sarà omologata per scorrazzare su strada diventando così un’auto a tutti gli effetti! Dopo la diffusione di imbarcazioni a energia solare e addirittura aerei che fanno il giro del mondo alimentati dal sole (vedi Solar Impulse), notizie del genere non dovrebbero meravigliarci più di tanto eppure il settore automobilistico fatica ad inglobare i principi dell’efficienza energetica.