Coloro che risiedono a Depressa, nel salentino, sono costretti a doversi muovere da una parte all’altra della città per poter effettuare una chiamata
Depressa è isolata. Mai nome fu più calzante per un piccolo borgo alla prese da tempo con forti disagi legati alle mancanze di infrastrutture per le comunicazioni. Nell’epoca moderna, si tratta di un handicap non di poco conto che potrebbe indurre i residenti a fare fagotto per trasferirsi altrove.
Depressa è una piccola frazione del comune di Tricase, nel leccese, abitata da poco più di 1.500 anime. Si tratta perlopiù di un borgo rurale de basso Salento, dove non è possibile chiamare o connettersi per la mancanza di campo. Per questo motivo anche fare un semplice prelievo con il bancomat o pagare con strumenti tracciabili, diventa una vera e propria impresa.
I residenti sono costretti a muoversi freneticamente da una parte all’altra del piccolo paesino alla ricerca disperata di una connessione o di una piccola tacca di segnale per poter chiamare amici o parenti. Un caso che è divenuto oggetto di dibattito tra le forze politiche.
A tirare in ballo la questione dell’isolamento della piccola frazione di Depressa, è stato Andrea Caroppo, capogruppo di Forza Italia nella nona commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati, che ha deciso di interessare della questione il ministero delle Attività produttive perché “ponga rimedio a questa situazione”.
“Da mesi i cittadini di Depressa (Tricase) per poter fare una semplice chiamata sono costretti a uscire per strada, salire sul terrazzo o andare in giardino” ha spiegato con grande rammarico l’esponente di Forza Italia. I gravi disagi, fra l’altro, riguardano tutti i cittadini di ogni età ma soprattutto le attività commerciali che non possono sfruttare i grandi benefici legati all’economia digitale.
“Su segnalazione di alcuni cittadini – ha spiegato Caroppo – sono stato a Depressa per appurare questo grande disagio e oggi depositerò un’interrogazione nella mia Commissione, Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, alla Camera dei deputati per far in modo che il Ministero delle Attività produttive ponga rimedio a questa situazione”.
A dolersi per la situazione in cui versa il piccolo borgo salentino è stato anche il noto regista austriaco, Edoardo Winspeare, che possiede un castello, divenuto residenza estiva di numerosi personaggi delle case reali d’Europa,. “Anche se non lo considero il peggiore dei mali – ha chiosato il regista – sicuramente vivere e lavorare senza la connessione internet o avere difficoltà a fare una telefonata, al giorno d’oggi non è possibile».