Il 9 novembre 2010 è entrata in vigore la nuova Direttiva 2010/63/UE sulla “protezione degli animali utilizzati per fini sperimentali o altri fini scientifici” in sostituzione della precedente Direttiva 86/609.
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Il Consiglio d’Europa è arrivato all’accordo sul testo finale dopo 2 anni di intense discussioni e, dopo la sua adozione, un vivace dibattito si è aperto all’interno della comunità scientifica su quanto in essa esplicitato.
Ogni anno nei laboratori italiani si mandano a morte circa 900 mila animali, che salgono a ben 12 milioni nell’Unione Europea: morti inaccettabili, rifiutate da un numero crescente di cittadini informati, sensibili ed esigenti tanto sul piano etico che sul piano scientifico.
Due le date che potrebbero invertire la tendenza: il 10 novembre 2012 e gennaio 2013. Dunque tra meno di 10 mesi Governo e Parlamento dovranno allinearsi con le leggi comunitarie in materia. Per il 2013, l’Europa è chiamata a regolamentare i test cosmetici su animali, data che potrebbe slittare in avanti di 10 anni lasciando così in commercio shampoo, deodoranti e rossetti testati prima su topi, coniglie e scimmie.
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Tecnologia-Ambiente.it insieme ad i suoi membri si sta impegnando ad una forte campagna di sensibilizzazione.
Testare cosmetici sugli animali è crudele e inutile. Esortiamo il Parlamento europeo a rispettare la decorrenza del divieto commerciale fissata per il 2013, come stabilito dal settimo emendamento alla Direttiva sui Cosmetici. Sul piano etico, l’opinione pubblica è contraria a testare cosmetici sugli animali, e non esiste alcuna richiesta da parte del pubblico per giustificare la disponibilità di cosmetici testati su animali nell’Ue dopo il 2013.
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Entro il 2013, l’Unione europea non avrebbe più dovuto avere alcun cosmetico testato sugli animali. Tuttavia, i funzionari europei stanno ora valutando il rinvio di tale scadenza. Ciò sta accadendo nonostante l’opinione pubblica si sia fortemente schierata contro i cosmetici testati sugli animali e il divieto esistente che proibisce di testare cosmetici su animali all’interno dell’Ue.
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