I disastri ambientali sono in crescente aumento nell”Europa. Questo è quanto emerge da uno studio statistico e da una verifica di dati elaborata dall”Agenzia UE per l”Ambiente. Prendendo in analisi il periodo temporale che va dal 1998 al 2009 si è notato, con sconcerto, come i fenomeni disastrosi che hanno coinvolto l”ambiente siano stati in netto aumento.
I dati e le catastrofi prese in considerazione vanno da quelli di tipo geofisico, quindi terremoti e frane, a quelli dovuti al tempo atmosferico, quindi siccità, diluvi e inondazioni. Senza considerare quelli dovuti più direttamente all”inefficienza dell”uomo, petroliere affondate, incendi di boschi e di stazioni petrolifere, incidenti industriali che hanno causato la fuoriuscita nell”ambiente di elementi tossici, inquinamento in generale dovuto ad errori o causato di proposito per questioni economiche. In questi undici anni presi in considerazione emergono dati veramente catastrofici, dove solo per i danni ambientali ci sono state 10 mila vittime e perdite economiche pari a 15 miliardi di euro.
Un bilancio che fa riflettere, soprattutto se si considera che molti degli errori che hanno causato inquinamento, sono dovuti all”uomo, alle disattenzioni o peggio ancora alla noncuranza volontaaria. Disastri come quello in Ungheria, che poteva essere prevenuto e ha portato danni all”ambiente quanto all”uomo e all”economia stessa. Anche le catastrofi che chiamiamo naturali potrebbero essere arginate, considerato che il clima è conseguenza di effetto serra ed inquinamento che noi stessi di anno in anno provochiamo.
Le statistiche e i dati emersi da questo studio devono quindi servire come promemoria e spunto a fare sempre di più per l”ambiente e l”ecologia, sia da parte delle grandi società, sia da parte dei Governi, sia da parte di noi piccoli cittadini.
di Brigida Ambrosio