Cos’è un packaging ecologico? Come ci accorgiamo se l’involucro che protegge il nostro bene è davvero rispettoso dell’ambiente? Perché dovremmo valutare un prodotto anche in base alla presenza di un packaging ecologico? Oggi risponderemo a queste domande perché crediamo che anche le piccole scelte d’acquisto quotidiane possano fare la differenza.
L’ecologia è un tema di cui si sente sempre più parlare ma ancora troppe persone pensano che coincida con uno stile di vita “selvaggio” quando la realtà è tutta un’altra cosa. Vivere una vita orientata al rispetto del pianeta, molto semplicemente, richiede uno sforzo minimo che potremmo riassumere con una parola: responsabilità.
Perché tutti siamo direttamente responsabili delle scelte che compiamo nei confronti dell’ambiente e, quindi, ognuno di noi dovrebbe capire che anche la scelta tra un packaging ecologico ed uno non ecologico produce conseguenze molto differenti. Basta scegliere da che parte stare.
Packaging è il termine con cui si fa riferimento agli involucri e agli imballaggi dei prodotti di ogni tipo. Solitamente questi “pacchetti” sono caratterizzati da decorazioni grafiche e informazioni per il consumatore e da forme e materiali differenti in base all’azienda. I packaging sono una delle ragioni per cui è necessario fare un passo indietro circa le nostre abitudini di consumo dal momento che sono l’elemento che viene gettato via dopo l’utilizzo del prodotto.
In parte questo cambiamento di prospettiva rispetto al packaging ecologico è già avvenuto perché sono tantissime le aziende che hanno deciso di adottare materiali e involucri a impatto zero sul pianeta. Ma come facciamo a riconoscerne uno? Quali tipologie di packaging ecologico esistono? Per rispondere a questa domanda possiamo distinguere almeno tre tipologie. Vediamo quali sono.
Al primo posto c’è il packaging garantito, quello selezionato scrupolosamente dall’azienda perché ottenuto da materiali riciclati e ancora riciclabili. Questo tipo di packaging nasce per avere un ciclo di vita infinito e, quindi, è riutilizzabile o proviene da un tipo di produzione che mira a ridurre le emissioni di C02 ed i consumi di acqua.
Il packaging di questo tipo è spesso contrassegnato da una specifica descrizione sullo stesso che informa il consumatore su come è stato prodotto, da dove proviene e in che modo l’azienda si impegna a ridurre emissioni, sprechi e inquinamenti senza privare i clienti di confort e qualità.
Poi ci sono i packaging sempre riutilizzabili, ovvero quelli che porti a casa con il prodotto ma che puoi riportare in negozio per il successivo acquisto. Questa tipologia di packaging, per esempio, abbraccia anche le shopper per fare la spesa e, perché no, i sacchetti riutilizzabili per il banco dell’ortofrutta.
L’idea di avere dei “contenitori” da poter utilizzare infinite volte anziché gettarli nell’immondizia è davvero grandiosa perché abbatte i costi sia per le aziende che per i clienti oltre a ripercuotersi positivamente sull’ambiente.
Infine ci sono i packaging ecologici carbon neutral, quelli che riceviamo per lo più tramite spedizione e che sono pensati per un riciclo facile o per un riutilizzo creativo. Oggi ricevere pacchi in casa o a lavoro è diventata un’abitudine consolidata ma questo potrebbe ripercuotersi negativamente sull’ambiente a causa dell’aumento di emissioni di CO2 e di pacchetti e scatole che finiscono nella spazzatura.
Ebbene alcune aziende hanno messo a punto il proprio impegno verso la carbon neutrality, che mira ad abbattere le emissioni con compensazioni positive per l’ambiente come bonifiche, progetti di divulgazione e sensibilizzazione, sostegni a progetti ambientali e così via.
Come vedi fare scelte d’acquisto sostenibili e attente all’ambiente è molto facile. La prossima volta che acquisterai un prodotto leggi con attenzione cosa è riportato sul packaging e impara a dare fiducia alle aziende che pensano al nostro futuro e che studiano, giorno dopo giorno, soluzioni sempre nuove per far fronte al decadimento ambientale.