Il loro proprietario non si è dato per vinto e ha smosso mari e monti pur di ritrovarli. Oltre a chiedere ad amici e parenti, Maurizio ha fatto un appello sui social. Da lì è partito un tam tam incredibile, che dimostra ancora una volta quanto gli amanti degli animali siano solidali gli uni con gli altri. L’uomo ha ricevuto supporto e segnalazioni anche dall’estero, ma purtroppo nessuno è riuscito a metterlo sulla giusta pista.
Del resto nessuno poteva, perchè i poveri Chelly e Blue erano morti nello stesso giorno della loro scomparsa. Dopo mesi e mesi di ricerche, i due pastori svizzeri, madre e figlio, sono stati ritrovati nei pressi dei binari della ferrovia. Erano stati investiti da un treno, molto probabilmente poche ore dopo dalla loro scomparsa visto che quel tratto di ferrovia, quello che va verso Cambiano, è a pochi metri dalla loro casa.
A ritrovarli, in quelle macabre condizioni, sono stati proprio Maurizio e i suoi cari che sono stati contattati da un ferroviere che gli ha segnalato un incidente ferroviario avvenuto mesi prima.
Dopo aver percorso i binari in lungo e in largo, Maurizio e la moglie hanno trovato i loro resti sotto un ponte che sovrasta i binari.
Dopo lo choc per il loro ritrovamento, nei due è montata la rabbia per non aver ricevuto nessun aiuto da parte delle forze dell’ordine neanche dopo la denuncia della loro scomparsa. In tutte quelle settimane nessuno si era curato di dare una degna sepoltura ai due cagnoloni.