Quando si dice che l’amore di un cane è incondizionato non è una frase di circostanza. I più cinici sostengono che i nostri animali di compagnia accettano di restarci accanto in cambio di un posto sicuro e del cibo. La prossima storia dovrà far ricredere tantissimi di loro.Lucimara avrebbe potuto cavarsela anche da sola: il suo amico umano infatti è povero, non vedente e molto malato.
Non può neanche offrirle un tetto sotto il quale vivere dal momento che è un clochard. Alla cucciola tuttavia non sembra importare niente di questo. Da quando si è imbattuta in lui, non l’ha più lasciato.
Neanche quando – a causa di un incidente – il suo amico umano era finito in ospedale. Il clochard – che vive per le strade di São Paulo, in Brasile – qualche settimana fa, è stato investito da un’auto ed è stato trasportato d’urgenza presso il nosocomio locale per un trauma cranico e un dolore toracico.
Lucimara, dopo essere saltata sull’ambulanza, ha seguito il suo proprietario fino in ospedale e una volta arrivata abbaiava a chiunque provava a farla uscire dalla stanza in cui era ricoverato.
Alla fine sono riusciti a convincerla a uscire, ma lei si è piazzata vicino alla porta d’accesso del Pronto Soccorso e non si è più mossa di lì. Ogni tanto abbaiava e piangeva, come se volesse ricevere notizie su quando avrebbe potuto riabbracciare il suo amico. Il personale dell’ospedale, commosso per la situazione, hanno deciso di darle una coperta e una ciotola con del cibo.
Lucimara però era troppo preoccupata e le attenzioni degli operatori della struttura non sono servite per calmarla. Ha trovato un po’ di sollievo solamente quando uno degli infermieri gli ha portato un indumento del suo proprietario.
A quel punto la cucciola si è accucciata sopra di esso e si è calmata, anche se era ancora profondamente triste.
Una volta stabilizzate le condizioni del clochard, il personale dell’ospedale ha fatto indossare alla cagnolina un badge utilizzati per segnalare i visitatori e l’hanno finalmente portata dal suo migliore amico. Generalmente gli animali non sono ammessi all’interno della struttura, ma viste le condizioni dell’uomo, hanno considerato Lucimara come il suo cane di supporto.
E quando hanno assistito alla scena del loro ricongiungimento, tutto il personale sanitario si è convinto di aver preso la decisione giusta: “Lucimara stava aspettando disperatamente vicino la porta del Pronto Soccorso, sperava di vedere uscire il suo amico malato. Uno dei capisaldi del nostro lavoro alla Santa Casa de São Paulo è l’umanizzazione nel servizio. Questo migliora la qualità delle nostre cure. Non potevano restare semplicemente a guardare.” ha scritto l’ospedale sulla pagina Instagram ufficiale.