Si è spento per sempre l’ex tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic in un ospedale a Roma. Era il luglio del 2019 quando aveva annunciato la malattia: “La batterò giocando all’attacco”. Purtroppo oggi è arrivata la notizia che nessuno voleva sentire.
Sinisa Mihajlovic è morto in una clinica a Roma, aveva solo 53 anni. Il 13 luglio del 2019 aveva annunciato di aver scoperto la malattia. Da quel giorno si è sottoposto a varie terapie tra cui il trapianto di midollo osseo il 29 ottobre del 2019 nell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il 22 novembre era stato dimesso e ad inizio di quest’anno i nuovi campanelli d’allarme. Mihajlovic ha lottato come un leone in questi anni però purtroppo oggi è arrivato il triste annuncio della famiglia che ha spento per sempre le speranze.
“La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.
La leucemia inizialmente può non dare sintomi, in questi casi parliamo di leucemia cronica. Se invece la leucemia è acuta, i sintomi si manifestano subito e possono peggiorare con rapidità.
Attenzione a questi segnali: febbre, sudorazioni notturne, affaticamento, stanchezza, mal di testa, dolori alle ossa e alle articolazioni. Inoltre si può manifestare con una notevole perdita di peso, pallore, suscettibilità alle infezioni, sanguinamento facile e ingrossamento della milza e dei linfonodi.
A volte può colpire lo stomaco, i reni, l’intestino e i polmoni. Ma anche il sistema nervoso dando segnali che indicano un cattivo funzionamento dell’organo. Ovviamente in questi casi sarebbe meglio consultare un medico perché questi sintomi possono indicare anche altre malattie meno gravi. È sempre meglio ascoltare il nostro corpo e approfondire con un medico la natura di eventuali disturbi.