E’ stata recepita dalla Commissione Europea la proposta per un’etichetta EcoScore con la quale fornire informazioni sull’impatto ambientale di un prodotto.
La Commissione Europea ha recepito l’iniziativa dei cittadini europei dando il via libera per la raccolta di firme per la promozione dell’etichetta Ecoscore. Saranno necessarie oltre un milione di firme di almeno sette paesi membri per poter presentare la richiesta all’Unione Europa.
L’obiettivo è quello d’introdurre nel sistema di etichette, quella Ecoscore. Un’etichetta che indica al consumatore l’impatto ambientale del prodotto. Inizialmente, l’etichetta sarà introdotta nel settore alimentare e abbigliamento, per prodotti realizzati e venduti nel mercato dell’Unione Europea.
L’etichetta dovrà essere obbligatoria e visibile sui prodotto. Attraverso le informazioni riportate, i consumatori potranno calcolare in maniera rapida l’impatto dei prodotti derivanti anche da un sistema complesso..
In questo modo, il destinatario potrà scegliere il prodotto anche in base a queste indicazioni.
Tuttavia, l’obiettivo è anche di sensibilizzare le aziende. L’etichettatura dovrà incoraggiarle nel ridurre l’impatto ambientale dalla loro produzione. Piccolo passi in avanti per garantire una maggiore sostenibilità del pianeta.
Etichetta impatto ambientale
Si tratta di creare un’etichetta unica e uniforme che si possa basare su un calcolo standard per l’intero territorio Ue. Inoltre, questo standard potrebbe contribuire a creare sistemi virtuosi.
Un’etichetta utile come indicatore anche per l’impatto sulla qualità dell’acqua o il benessere degli animali, così come il marchio di agricoltura biologica.
In precedenza sono state approvate e introdotte diverse etichettature sul prodotto. Come ad esempio le certificazione bio, Vegan, sostenibilità dell’intero ciclo di vita del prodotto. In linea con lo “Standard per la certificazione dei prodotti realizzati con materiali riciclati”.
Etichette che si applicano in tutti i settori merceologici: dai cosmetici, al legname, edilizia, agricoltura ma anche per le strutture ricettive e benessere .
Etichetta ecoscore in Francia
Nel mese di febbraio 2021, l’etichetta eco score è stata lanciata in Francia nel settore alimentare. Sono state inserite cinque categorie, corrispondenti a cinque colori e cinque lettere.
Spaziando dalla A di colore verde a basso impatto alla E di colore rosso di elevato impatto ambientale.
Le categorie sono state delineate considerando diversi fattori derivati dall’impatto ambientale su acqua, aria, suolo e biosfera (emissioni di gas serra (CO2), distruzione dello strato di ozono.
L’impatto riguardo all’esaurimento delle risorse idriche o al loro inquinamento, fino all’impoverimento delle risorse non rinnovabili come uso del suolo e perdita di biodiversità.
A questo impatto sulle risorse, è stato associato l’impatto del prodotto nel suo intero ciclo di vita. Ovvero dalla produzione, alla trasformazione, il trasporto, il tipo d’imballaggio, il suo utilizzo, il tipo di rifiuti e le opportunità di riciclo del prodotto.
Un calcolo che si basa sulle analisi del ciclo di vita, il cosiddetto Life cycle assessment o Lca)dei prodotti realizzate dall’Agenzia francese per la transizione ecologica (ADAME) nell’ambito del progetto Agribalyse, che ha valutato gli impatti ambientali di 2.500 categorie di prodotti.
Secondo lo schema del ciclo di vita- LCA di un prodotto sono stati stabiliti dei punteggi, riguardo alcuni indicatori. Dai bonus ai malus, ai sistemi di produzione biologica o sostenibile. Sono contemplati punteggi relativi al luogo di produzione (es. km 0) passando per il trasporto e la riciclabilità del prodotto.
Gli indicatori considerano anche le politiche dei paesi produttori in materia di protezione ambientale, delle specie minacciate e del rispetto della biodiversità.
Il punteggio finale indica l’etichetta Ecoscore di un prodotto. Nella categoria A il punteggio è tra gli 80 e i 100, fino ai prodotti con maggiore impatto ambientale con un punteggio basso compreso tra lo 0-20 punti.