Acquistare elettrodomestici a basso consumo è il primo passo per risparmiare energia e, di conseguenza, abbassare la spesa destinata alla bolletta elettrica.
I consumi degli elettrodomestici gravano per circa il 90% sulla bolletta elettrica di casa (il restante 10% è legato ai consumi elettrici per l’illuminazione), dunque è chiaro che migliorando l’efficienza dei dispositivi elettrici che usiamo in casa, la nostra spesa energetica diminuirà sostanzialmente.
Per aiutarci nella scelta degli elettrodomestici a basso consumo energetico possiamo imparare a leggere la cosiddetta Etichetta energetica. L’etichetta energetica degli elettrodomestici è obbligatoria, è affissa alla scheda di ogni prodotto, al suo foglio informativo e/o sulla sua confezione. Conoscere il consumo degli elettrodomestici è la prima arma per risparmiare in bolletta.
L’etichetta energetica sfrutta il sistema delle Classi energetiche degli elettrodomestici. Nel nostro paese le Classi energetiche degli elettrodomestici vanno dalla Lettera A alla G.
Per un breve periodo abbiamo visto l’introduzione delle classi A+, A++ e A+++. Tali classi energetiche sono ancora in uso per tutti gli elettrodomestici prodotti nei prossimi due anni. Il Parlamento Europeo, lo scorso 6 luglio, ha approvato una nuova scala di classi per l’efficienza energetica degli elettrodomestici riproponendo la vecchia classificazione che dalla A arriva alla G eliminando le classi A+, A++ e A+++ e riservandosi di aggiungerle in futuro con nuovi standard di riferimento.
Le classi energetiche A+, A++ e A+++ sono state introdotte perché nella maggior parte dei casi, gli elettrodomestici raggiungevano gli standard previsti dalla Classe A così come istituito nel 2010 ma oggi sono stati dettati nuovi standard per la Classe di consumo A, B, C, D, E, F e G.
IMPORTANTE
Nell’attesa che i produttori riescano ad allinearsi con la nuova normativa italiana, per non generare confusione, vi consigliamo di dare più importanza ai consumi effettivi in kWh piuttosto che alla stessa classe di appartenenza. Per ora, sul mercato, restano più efficienti i prodotti con etichetta energetica A+++, A++, A+.
Nel passaggio tra la vecchia e la nuova etichetta energetica, insieme alla classe di appartenenza dell’elettrodomestico sarà evidenziato anche il consumo in kWh del prodotto. La classe di efficienza energetica dell’elettrodomestico va a indicare il consumo di energia in assoluto in kWh, indicato per anno o per qualsiasi periodo di tempo pertinente indicato con un asterisco nella stessa etichetta.
Il significato pratico dei segni “+”, in termini di maggiore efficienza energetica, varia da prodotto a prodotto:
In generale, gli elettrodomestici a basso consumo richiedono un investimento iniziale solo leggermente superiore ma consentono di risparmiare denaro a lungo termine.
Prendendo in esame un frigorifero di classe energetica A+++, nel giro di un anno, vi consentirà di risparmiare in bolletta il 50% di quanto vi farebbe spendere un frigorifero di classe energetica A+. Se la percentuale non vi sembra allettante, parliamo subito di soldi e consumi elettrici effettivi.
Un frigorifero di classe A+++ dalla capacità di 300 litri, ha un peso annuo in bolletta di circa 30 euro. Con un frigorifero di classe A+ di pari capacità la spesa in bolletta sarebbe raddoppiata: in un anno andreste a pagare circa 60 euro. Un frigorifero di classe A+++ consuma solo 175 kWh all’anno mentre un frigo di classe A+ consuma 225 kWh (sempre prendendo in esame un modello da 300 litri).
Al momento dell’acquisto, per capire quanto vi farà spendere annualmente un determinato elettrodomestico, vi basterà moltiplicare i consumi espressi in kWh nel corrispettivo economico in euro. Quanto costa un kWh? Il costo di un kWh è, mediamente, 0,2€.
Avete intenzione di comprare un condizionatore portatile ma avete paura che vi faccia consumare troppo? Per sapere in anticipo i consumi che dovrete affrontare, leggete l’etichetta energetica. Ecco un esempio di calcolo:
Un condizionatore portatile di Classe A dalla capacità di 7.000 Btu, consuma mediamente 0,7 kWh ogni 60 minuti di utilizzo. In estate vi sono almeno 60 giorni di calore. Supponiamo di usare il condizionatore portatile di classe A per 3 ore al giorno in tutti i 60 giorni di afa estiva. 180 ore di utilizzo equivalgono a un consumo di 126 kWh.
126 kWh moltiplicato per il costo di ogni kWh in bolletta (0,2€), abbiamo un consumo economico pari a 25,20 €.
Il discorso consumi e convenienza d’acquisto di un elettrodomestico a basso consumo energetico rispetto a un elettrodomestico “standard” varia in base ai tempi d’impiego.
Se decidete di usare lo stesso elettrodomestico per 90 giorni e 5 ore al giorno, il condizionatore portatile di classe A potrebbe non essere conveniente perché i consumi economici in bolletta supererebbero il risparmio rispetto all’acquisto del condizionatore di classe energetica superiore! In più, con le numerose offerte presenti nel web, è sempre più facile scovare gli elettrodomestici a bassi consumi al miglior prezzo. A questo scopo potrebbe esservi utile il portale idealo che riesce a confrontare i prezzi di 62 milioni di offerte e restituirvi sempre quelle più vantaggiose.
Il portale funziona in modo semplice e intuitivo, vi basterà aprire l’home page e digitare il nome del prodotto di vostro interesse e confrontare i prezzi di centinaia di negozi.
Il confronto dei prezzi d’acquisto è un’operazione fondamentale per il consumatore: è incredibile notare come lo stesso prodotto è proposto da diversi negozianti con un divario di costo anche superiore ai 100 euro!
Se al supermercato vi piace scrutare i prezzi dei prodotti e valutare l’acquisto in base al rapporto qualità/prezzo, perché non dovreste fare lo stesso con un elettrodomestico a basso consumo energetico? Il miglior alleato del consumatore è la consapevolezza: per valutare la convenienza di un elettrodomestico, provate a partire dai prezzi d’acquisto e dai consumi energetici.