Agosto è ormai arrivato e la voglia di vacanze e di viaggi cresce vertiginosamente, accompagnata dal desiderio di evasione, dall’impeto di lasciarsi alle spalle la routine per raggiungere “altri lidi ed altre sponde”.
Purtroppo però sono troppi i bipedi senza cuore o dalla ragione obnubilata, forse a causa dell’insopportabile calura estiva, che nell’attesa delle tanto agognate ferie arrivano a compiere gesti a dir poco inconsulti e che, invece di pianificare le vacanze in compagnia dei propri amici a quattro zampe, li lasciano a se stessi, abbandonandoli sulle strade, nei giardini e nei parchi del nostro Stivale.
Multa per chi abbandona gli animali
In questo modo contravvengono non solo al millenario e tacito patto che lega noi Sapiens Sapiens a canidi e felini domestici, ma anche alla più prosaica Legge 189/2004, secondo la quale l’abbandono di animali d’affezione è un reato e chi lo commette viene punito “con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.
Nonostante le multe salatissime, la legge,a conti fatti, sembra in un certo senso promuovere l’abbandono degli animali. Parlando di leggi e normative, molte polemiche scattano quando lo stabilimento balneare impedisce l’accesso in spiaggia ai nostri amici a quattro zampe, per scoprire cosa ci dice la legge al riguardo è disponibile l’articolo dedicato a chi desidera portare il cane al mare.
Quanti cani e gatti vengono abbandonati annualmente?
E sapere quindi, secondo le informazioni della LAV (Lega Anti Vivisezione), che ogni anno nel Bel Paese vengono abbandonati in media 80.000 gatti e 50.000 cani, pare in aperto contrasto con l’affetto che gli italiani sembrano nutrire per i pelosi a quattrozampe.
Sempre secondo i dati pubblicati dal LAV sono ben quattro connazionali su dieci a condividere la propria quotidianità con un animale domestico; un dato certamente non trascurabile e che rivela la necessità di allineare anche il Codice Civile con la crescente sensibilità della popolazione tricolore nei confronti degli animali d’affezione, poiché in genere non li considera semplici oggetti, cose immateriali, beni mobili, bensì esseri senzienti.
Il ruolo del cane nella storia dell’uomo
I quadrupedi pelosi, ovvero cani e gatti, i più comuni tra gli animali domestici della Penisola, sono infatti capaci di regalare tanto affetto, allegria, e dedizione ai propri compagni bipedi e di rendere quindi anche la loro vita “più piena e ricca”.
La storia della nostra convivenza con gli amici a quattrozampe e dell’amore reciproco che ci lega gli uni agli altri ha infatti radici antichissime, si perde nella notte dei tempi, quando 33.000 anni fa in Siberia morì il primo cane della storia, e nelle ingiallite pagine dell’epica omerica, quando il coraggioso ed intrepido Odisseo, in 20 anni di peregrinazioni e più di 12.000 versi, si commuove solo di fronte alla morte del proprio cane, Argo. Tutto ciò che possono darci i nostri fidati amici pelosi li rende insostituibili compagni di vita, e come in tutte le storie e le relazioni, la reciprocità rimane la chiave vincente nel rapporto quadrupedi/bipedi. Anche noi siamo per loro degli impareggiabili compagni e, come tali, anche gli amici quadrupedi si aspettano e meritano da noi affetto e protezione.
Nella foto in alto, Bella, trovata in strada senza una zampa 🙁
Segue un’interessate infografica su come partire in vacanza con cani e gatti.