L’ambiente e il clima sono al centro di una nuova sezione del Festival del Cinema di Cannes. L’edizione 2021 che si tiene dal 6 al 17 luglio, lancia il “Cinema per il clima”.
Un momento storico di transizione ecologica a livello globale e in tutti i settori. La priorità è la tutela e la difesa dell’ambiente e tutti sono chiamati a partecipare. Il Festival di Cannes per l’edizione 2021 sposa il momento d’emergenza del pianeta.
Il Festival del cinema giunto alla sua 74esima edizione si riveste di “green”. Dopo aver aderito alla campagna di sensibilizzazione contro la plastica nei mari, l’organizzazione ha annunciato di aver promosso una serie di iniziative mirate all’ecologia e alla sostenibilità .
Eco contributo e recycling al Festival di Cannes
Attraverso alcune strategie integrate dall’organizzazione, il Festival di Cannes mira al recupero di almeno il 95% dei rifiuti prodotti dall’evento. In una nota, il Festival sottolinea che “nel 2019 è stato recuperato il 99% delle 250 tonnellate di rifiuti. L’81% a recupero di materia e il 18% a recupero di energia”.
Al contempo, per il 2021, il Festival sta collaborando con le autorità locali e regionali per sostenere il riciclaggio a livello delle aziende locali. La volotnà è quella di un upcycling dei materiali, ovvero un loro riutilizzo.
Ma non solo. L’89% delle emissioni di Co2 prodotte dal festival, tra spostamenti, viaggi e alloggi dei partecipanti al festival viene recuperato pagando una tassa eco contributo di €20 da destinare successivamente a fondi di compensazione del carbonio su scala locale, nazionale e internazionale.
Lo stesso per quanto riguarda l’11% di emissioni di Co2 prodotte dal festival dalla sua preparazione, all’allestimento, mezzi tecnici e la merce associata. Il Festival verserà un eco contributo. Per cui viene evidenziato che l’organizzazione ha “istituito un comitato scientifico indipendente per garantire che tali fondi siano destinati a programmi affidabili”.
Cinema per il clima a Cannes 2021
Tra le novità assolute del Festival del Cinema, la nuova sezione intitolata “Cinema per il Clima” dedicata al cinema ambientale. Il cinema inteso come potente mezzo di comunicazione mirato a diffondere il messaggio ambientalista. Attraverso la nuova sezione, Cannes intende aprire uno spazio di riflessione e sensibilizzazione legato all’ambiente e all’emergenza.
Saranno proposti in anteprima un film e sei documentari. Dall’Africa ai luoghi più remoti del pianeta, le bellezze della terra e l’emergenza attuale.
In rassegna, il film “La Corisade” di Louis Garrel, racconta come i bambini, a differenza degli adulti si mettono in gioco per difendere il pianeta. Segue “Marcher sur l’eau”, un documentario di Aissa Maiga sulle démon”, un documentario di Rahul Jain sull’inquinamento a Nuova Delhi, in India. Un documentario denuncia sulle ripercussioni delle polveri sottlini nelle città . “Animal” di Cyril Dion, affronta il tema dell’estinzione e della biodiversità , indagando se ci possono essere delle soluzioni al riguardo. Tra gli altri documentari, “I am so sorry” di Zhao Liang ripercorre i rischi legati all’energia nucleare mentre “Bigger Than us” di Flore Vasseur, coprodotto da Marion Cotillard narra la vita di Melati, una giovane ragazza indonesiana che combatte l’inquinamento della plastica.
Infine, per concludere, “La panthère des neiges” di Marie Amiguet trascina gli spettattori nell’altopiano tibetano. Un viaggio condiviso con il fotografo naturalista Vincent Munier e lo scrittore d’avventura Sylvain Tesson alla ricerca della pantera della neve. Un racconto tra contemplazione, bellezza, silenzio e forza della natura.