Sta facendo molto discutere il filmato diffuso in rete, girato a Foggia, che ritrae una donna che lega un cane a un palo con l’intenzione di abbandonarlo. Insieme a lei c’è suo figlio, un ragazzino che in un primo momento non sembra capire cosa stia succedendo.
Dopo aver legato il cane, infatti, la donna richiama il figlio facendogli segno di venire via con lei. Il bambino passa nei pressi del cagnolone e forse – anche se dalle immagini non si capisce bene – gli dà una carezza. Non sembra però aver realizzato che la madre non avesse più intenzione di andare a riprenderlo. Pochi secondi dopo, infatti, mentre i due si allontanano, il ragazzino si volta indietro e chiede perchè il cane deve rimanere lì. La madre si è limitata a prenderlo per mano e a portarlo via. Ma il bambino continua a girarsi verso il cane, lo indica e poi scoppia a piangere una volta capito che non sarebbe tornato a casa con loro.
Abbandona il cane legandolo al palo della luce: donna denunciata
Il gesto crudele – sia nei confronti del ragazzo che nei confronti del cane – è stato ripreso da un cellulare, ed è finito online. Dopo essere diventato virale, la clip è arrivata anche alla visione di Anna Rita Melfitani, presidente dell’associazione “Guerrieri con la coda” che ha deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto. La volontaria ha ricaricato il video sulla propria pagina Facebook, censurando il volto del ragazzino, nella speranza che qualcuno identificasse la donna. E alla fine così è stato. Qualcuno l’ha riconosciuta ed è stata denunciata.
In un secondo momento si è scoperto che il cane abbandonato è una femmina di nome Kyra. Fortunatamente una coppia di giovani l’aveva trovata – ancora legata al palo – e aveva deciso di portarla a casa per darle le cure di cui aveva bisogno. Ora si trova in stallo in attesa di una nuova sistemazione.
“Quando si è bambini ogni minima cosa che ci crea dolore la ricordiamo negli anni…parlo per esperienza. Da bambina non ho avuto mai un cane o un gatto! Mia madre non voleva!! Io a l’epoca la ritenevo cattiva senza cuore” ha spiegato la volontaria nel suo sfogo su Facebook.
“Ero piccola e non riuscivo a capire il perché. Stavo male tanto male. Mio padre e mia nonna ci provavano sempre…imperterriti! Ma lei era dura dura dura! Oggi dopo qualche anno, diciamo…, ho capito il perché del rinnego di mia madre ad un animale in casa. La sua decisione era solo per proteggermi dalla sofferenza della perdita che si prova quando un animale vola via. Questa mamma invece ha procurato sofferenza volontaria a vita al proprio figlio. Ci sono mamme e mamme! Io auguro al piccolo che nel suo futuro non ci siano più certe esperienze che ti caricano la vita in negativo. Sappi piccolo che il tuo amore verso Kyra tutta l’Italia lo ha visto!”