Sembra proprio che “quel giorno” non sia poi così lontano, il giorno in cui per strada circoleranno solo automobili verdi, alimentate da energia pulita e non dai classici carburanti. Lewis, un professore di Chimica presso il California Institute of Technology, di Pasadena, ha fatto un grande passo avanti per arrivare a “quel giorno“.
Il professor Lewis ha messo a punto una nuova tecnologia in grado di attuare la fotosintesi artificiale. Si chiama Nathan e l’energia solare potrebbe essere convertita direttamente in combustibile, non in elettricità.
I PV (pannelli fotovoltaici), elaborati da Lweis, strappano alla molecola d’acqua l’atomo di idrogeno: Nathan è così efficiente che è in grado di convertire la luce solare in energia chimica da 10 a 40 volte più efficacemente rispetto alla gran parte di colture cellulare sperimentate fino ad oggi.
Il lavoro del professor Lewis non è ancora terminato. Adesso bisognerà trasformare l’energia chimica ricavata in idrocarburi. La procedura potrebbe sembrare semplice, basterà combinare l’idrogeno strappato all’acqua con il biossido di carbonio e il combistibile è pronto. Peccato che non esistono processi industriali per effettuare questo mix, vi sono degli studi ma il primo prototipo funzionante sarà in uso solo tra 5 anni.
Il mercato dei carburanti alternativi è piuttosto ampio ed è in continua crescita. Per tamponare il fenomeno del “riscaldamento globale“, molte nazioni stanno adoperando le energie pulite per gettare le basi verso un futuro più “verde”. Di conseguenza, numerose aziende private, investono in questo settore per sviluppare fonti alternative e produrre energia ad un prezzo accessibile.
A testimonianza dell’impegno delle aziende private, vi è un aereo ricoperto da celle fotovoltaiche. E’ stato battezzato Solar Impulse ed ha raggiunto la Svizzera volando ininterrottamente per 26 ore. L’esperimento è stato effettuato lo scorso luglio e in meno di un anno sono molti i progressi fatti nel campo delle energie alternative.