esigui per poter sperare in un Una persona che a parole ama la natura ma che fa ben poco per mettere in atto i suoi propositi ecologici. Non si tratta di una semplice affermazione su un personaggio della nostra politica, ma è il ritratto dell’italiano medio emerso in occasione del convegno della fondazione Univerde, tenutosi la settimana scorsa sul tema “Le città solari: rinnovabili, bioedilizia e smart-cities, la sfide della nuova economia”.
All’incontro sono intervenuti Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde, e tra gli altri relatori, Antonio Noto (presidente di IPR Marketing), il quale ha presentato la quinta edizione del rapporto “Gli Italiani e il solare con focus su Città e Bioedilizia”.
Secondo l’indagine, gli italiani risultano sempre più sensibili all’aspetto ecologico della vita quotidiana, in particolare per quanto riguarda la propria abitazione. Elementi quali doppi vetri “per non disperdere calore e rinfrescamento” (66% delle case) e, soprattutto, l’acquisto di elettrodomestici di classe A “per risparmiare energia e acqua” (70%), rappresentano infatti esempi lampanti di questa presa di coscienza.
Il vero obiettivo dell’italiano resta comunque quello di poter finalmente usufruire in modo più semplice di energia fotovoltaica e eolica. In particolare, alla domanda “Quali sono le fonti di energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe maggiormente puntare?”, il 92% degli intervistati si è dichiarato favorevole all’energia ottenuta dal sole e il 54% allo sfruttamento del vento.
Immancabili gli “irriducibili” del nucleare, favorevoli all’atomo nonostante il disastro nucleare di Fukushima, peraltro non ancora completamente risolto, e l’esito del referendum del 12 e 13 giugno, il quale ha sancito la volontà degli italiani di abbandonare questa fonte energetica.
Nonostante questa decisa presa di posizione in favore delle rinnovabili, però, come spesso accade la pratica si discosta decisamente dalla teoria, mostrando parte delle contraddizioni intrinseche del nostro paese.
Secondo il rapporto Ipr-Univerde, infatti, solo il 5% degli italiani ha dichiarato di avere nella propria casa un impianto “fotovoltaico per produrre energia dal sole”, mentre il rapporto del centro studi di Domotecnica indica una valore pari ad appena il 2% degli italiani.
Sicuramente dei valori ancora troppo esigui per poter sperare in un futuro veramente green.