Il foro internazionale che si è aperto i primi di giugno riunisce i paesi che rappresentano oltre l’80% del Pil, il 75% del commercio e il 60% della popolazione mondiale.
Nel 2021, l’Italia è alla presidenza del G20 che s’incentra su diverse azioni. La strategia del governo italiano è quello di rilanciare la cooperazione multilaterale nella lotta non solo alla pandemia ma anche al cambiamento climatico in un’ottica di sviluppo sostenibile.
I rappresentanti dei governi giunti per la chiusura del vertice s’incontreranno tra il 29 e 30 giugno in due sessioni. La prima sul tema della governance globale e del multilateralismo, la seconda sulle relazioni con il continente africano.
Un’agenda cruciale per le economie mondiali focalizzata sul commercio e la transizione energetica. L’obiettivo è il raggiungimento dei target fissati dall’agenda 2030 sul tema dello sviluppo sostenibile e l’azzeramento della fame. Al vertice sono presenti anche i rappresentati di Fao, Ifad e Pam.
“Una terra straordinaria e ricchissima di opportunità, che si trova ad affrontare nodi cruciali per il suo sviluppo in chiave sostenibile”, ha commentato il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio.
Di Maio in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno ha ricordato che “non si possono affrontare le grandi sfide globali – a partire dai cambiamenti climatici – senza dialogare efficacemente con tutti i principali attori internazionali”.
Nell’ambito del forum del G20 a Matera si sono tenuti diversi incontri con i rappresentanti della transizione ecologica in modo da delineare quello che sono i finanziamenti adeguati alle attività che tutelano la natura e privilegiano lo sviluppo sostenibile delle economie mondiali.
Una strategia che deve interessare investimenti pubblici e privati. Da destinare in ambiente, occupazione e crescita economica. Si rivela fondamentale l’impegno dei paesi nel prendere decisioni e nel creare opportunità e linee programmatiche per destinati fondi nella transizione ecologica e prevenire i rischi ambientali e climatici.
Per la presidenza italiana del G20 “è cruciale per affrontare con efficacia le molteplici crisi interconnesse che dobbiamo affrontare: perdita di biodiversità, cambiamento climatico, nuove malattie infettive e i loro impatti sulla salute delle popolazioni e sulle economie globali.”.
In tal senso s’inserisce anche l’appuntamento che si è svolto lo scorso 26 giugno con il Finance Track del G20. In un comunicato viene ricordato che il “gruppo di lavoro sulla Finanza Sostenibile (SFWG), conferma che l’allineamento dei flussi finanziari verso una crescita sostenibile è un aspetto centrale dell’agenda del foro”.
Tra le strategie emerse per nuovi scenari di sviluppo, la necessità di “applicare uno standard Nature-Positive, equivalente allo standard Net Zero relativo agli aspetti climatici”. Sono stati presi in esami i rapporti tra finanza per il clima e finanza per la biodiversità.
Secondo i dati “le stime sui flussi finanziari, provenienti da tutte le fonti, per la conservazione, l’utilizzo sostenibile e il recupero della biodiversità oscillano tra i 78 e i 143 miliardi di dollari per anno (OECD, 2020)”.
Ad oggi, prosegue la nota, la nuova analisi dello State of Finance for Nature (UNEP et al. 2021) stima che la finanza per le “Nature based Solutions” ammonterebbe a circa 132 miliardi di dollari l’anno.
L’obiettivo è quello di triplicare questi flussi entro il 2030. In primo piano, i flussi finanziari devono mirare alla conservazione della biodiversità e alla lotta al degrado del suolo e al cambiamento climatico.
L’incontro del G20 è cruciale nel determinare quali fonti potenziali di finanziamento saranno incoraggiate. I Governi dovranno delineare delle strategie a livello nazionale per consentire lo sviluppo di questi nuovi flussi di investimento.
Nel dialogo tra i paesi del G20 è stato anche affrontato il tema della perdita e lo spreco di cibo a livello globale con ripercussioni a catena su spreco dell’acqua utilizzata in agricoltura e le emissioni di gas ad effetto serra. Le delegazioni del G20 si sono confrontate su diversi temi sul ruolo degli investimenti verdi e le azioni tese a favorire una transizione globale inclusiva.
Inoltre, è stato affrontato anche il ruolo delle Banche Multilaterali di Sviluppo per la transizione verde nei paesi emergenti e nelle economie fragili. Nonché “le azioni coordinate per favorire la divulgazione di dati economici legati al clima in modo uniforme e con alti livelli qualitativi”.
L’incontro sulla transizione ecologica è un’anteprima alla Conferenza Internazionale sul Clima che si svolgerà il prossimo 11 luglio 2021 a Venezia. I dialoghi intrapresi dalla diplomazia del G20 saranno anche al centro della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Climate Change Conference – COP26), prevista a novembre 2021.