Ecco i dati allarmanti comunicati dall’Osservatorio europeo Copernicus sulle temperature registrate a gennaio 2024 in tutto il mondo
Ormai i record non si contano più, infatti anche il mese di gennaio 2024 passerà alla storia come quello più caldo di sempre. Il riscaldamento globale sta ormai facendo registrare record a ripetizione che si stanno inanellando mese dopo mese. Secondo i climatologi, per la prima volta la Terra ha visto superare la soglia di 1,5 gradi centigradi in poco più di 12 mesi consecutivi, un dato mai registrato nell’era preindustriale.
Adesso anche il mese di gennaio 2024 sarà catalogato come il più caldo mai registrato a livello globale. I dati tutt’altro che confortanti sono stati registrati e resi noti dall’Osservatorio europeo Copernicus secondo il quale, tra febbraio 2023 e gennaio 2024, la temperatura globale dell’aria sulla superficie del pianeta si è attestata a una media di1,52°C più alta rispetto al periodo 1850-1900. La temperatura media registrata nel mese di gennaio 2024 è stata di 13,14°C, un valore elevatissimo e mai osservato dall’inizio delle misurazioni.
Gennaio, dunque, sarebbe l’ottavo mese consecutivo a superare il record di calore mensile. La situazione più anomala si è registrata in Sud America, dove le temperature hanno raggiunto valori anomali causando devastanti incendi (e vittime) soprattutto in Cile e Colombia. In Europa, fatta eccezione per qualche sporadica ondata di freddo, le temperature sono state molto simili a quelle che si registrano a fine marzo.
L’aumento più significativo delle temperature si è registrato in Spagna e nel sud della Francia per quanto riguarda l’Europa, mentre nel resto dei continenti i valori più anomali si sono registrati negli Stati Uniti, in Canada, in Africa, nel Medio Oriente e in Asia centrale. In virtù di questi dati allarmanti occorrerebbe aumentare gli stanziamenti per limitare il riscaldamento al di sotto dei 1,5 °C.
E’ questa la teoria espressa anche da Stephanie Roe, scienziata a capo del Programma WWF per il clima e l’energia che ha pubblicato il rapporto IPCC AR6. I sussidi, secondo la Roe, dovrebbero aumentare da 3 a 6 volte entro il 2030. Anche in Italia i valori raggiunti dalle temperature a gennaio sono stati ben più alti della media, anche se non si sono raggiunti i picchi registrati in Spagna e Francia. Per il nostro paese, gennaio 2024 è stato il quinto gennaio più caldo dal 1800. La media delle temperature si è notevolmente alzata, nel corso di questo inverno, anche in Siberia Occidentale, Canada Occidentale, Asia Centrale, Africa nord-occidentale e Medio Oriente.
Se questo trend dovesse proseguire, il 2024 avrebbe una probabilità su tre, a detta degli esperti, di essere ancora più caldo del 2023 e il 99% di probabilità di rientrare tra gli anni più caldi di sempre. Per evitare che le temperature si possano stabilizzare al livello di 1,5 gradi sopra la media preindustriale è fondamentale che vengano osservati e rispettati gli obiettivi di decarbonizzazione fissati con gli accordi di Parigi sul clima. Altrimenti la situazione potrebbe diventare ingestibile con gravi conseguenze che metterebbero a repentaglio la sopravvivenza stessa di tutti gli esseri viventi.