In Giappone a causa dell’emergenza nucleare il consumo dell’acqua, ormai contaminata, è altamente pericoloso in particolar modo per i neonati.
Secondo le ultime analisi infatti le acque contengono circa 100 becquerel per litro, in alcuni casi anche 200, superando di gran lunga i limiti consentiti. Dunque non può essere utilizzata per la preparazione del latte in polvere.
A causa delle contaminazioni nucleari delle acque anche parecchie verdure sono state bandite dal mercato, 11 ortaggi per la precisione.
Persino latte e derivati sono banditi, a dichiararlo è stata la Food and Drug Administration. Gli Stati Uniti hanno già vietato l’importazione di prodotti alimentari provenienti d’oltre oceano.
Il Ministro della salute italiano Ferruccio Fazio rassicura i cittadini sostenendo che per l’Italia non vi è alcun rischio radioattività poiché le correnti d’aria provenienti dall’atmosfera nipponica contengono una quantità minima e non dannosa di scorie radioattive.