La tempesta che ha devastato gli Emirati Arabi è stata causata artificialmente: ecco l’ammissione dell’NCM
I cambiamenti climatici ormai ci stanno abituando ad assistere a fenomeni atmosferici estremi in gradi di causare vittime e di scoperchiare i tetti delle case. Ma l’intensità della tempesta che si è verificata in questi giorni negli Emirati Arabi, è stata tale da essere classificata come quella più forte degli ultimi 40 anni.
Soprattutto la città di Abu Dhabi è stata sferzata per parecchie ore da pioggia, fulmini e soprattutto grandine. Una situazione meteorologica estrema che ha riguardanto l’intero Paese, anche se è stata proprio la capitale la città che ha riportato i maggiori danni. Le immagini che sono circolate in rete hanno documentato in maniera eloquente gli eventi catastrofici che hanno sconvolto il paesaggio e la popolazione, grazie ad alcuni video girati dai cittadini attoniti.
Sui social, gli utenti hanno fatto girare immagini che documentano i chicchi di grandine di enormi proporzioni che hanno ricoperto le strade, rendendo quasi impossibili gli spostamenti. Ad Al Ain, città situata nell’emirato di Abu Dhabi, si è registrato un vero e proprio coprifuoco con negozi, uffici e scuole chiuse, per non far correre rischi ai cittadini residenti.
L’evento estremo avrebbe però una causa ben precisa. Sarebbe stato il Centro Nazionale di Meteorologia (NMC) a produrre artificialmente la tempesta, portando a termine un esperimento condotto mediante una serie di voli per l’inseminazione delle nuvole. Video e foto hanno registrato e immortalato la dimensione abnorme dei chicchi di grandine, praticamente grandi come una pallina di tennis. I video mostrano auto danneggiate e allagate soprattutto a causa dell’intensità del fenomeno.
L’inseminazione delle nuvole da parte del NCM è stata confermata anche dallo stesso ente e sarebbe stata effettuata nel corso del fine settimana, mediante 14 voli specializzati in due giorni, per rendere ancora più ampie le precipitazioni in tutto il paese. Nel loro comunicato, l’NCM ha spiegato che, grazie a questo esperimento “i residenti hanno potuto godere di un tempo piovoso l’11 e il 12 febbraio, con piogge da moderate a intense, e persino grandine, in tutto il paese”, come si legge nel report ufficiale.
L’evento, pur nella sua drammaticità per via dei danni arrecati a strutture e infrastrutture del paese, è stato accolto con gioia dai residenti. Secondo quanto riportato da Khalej Times, la grandine è stata anche un momento di divertimento e ha dato modo ai ragazzini di costruire ”pupazzi di neve” mentre le strade di Al Ain erano coperte interamente di bianco. Adesso però occorrerà rimettere insieme i cocci del paese, gravemente “ferito” dalla grandine. Di certo l’evento passerà alla storia come la più grande tempesta degli ultimi decenni.