Cosa significa essere vegana?
In Italia sono sette milioni le persone che per una scelta etica hanno eliminato la carne dal loro piatto, optando per una dieta a base di prodotti della terra, come la frutta e la verdura. Tra questi vi sono i vegani, che oltre alla carne dicono no anche ai derivati di origine animale: latte e uova sono quindi banditi.
Per quanto la motivazione sia comprensibile e anche nobile, è possibile seguire una dieta vegana in gravidanza? La risposta è sì.
Naturalmente è bene avere degli accorgimenti ma anche in un’alimentazione onnivora non si può mangiare a caso.
Le neomamme vegane devono avere particolare cura nell’assicurare al proprio organismo i nutrimenti necessari, a partire almeno dal terzo mese di gravidanza; è importante soddisfare il fabbisogno di vitamina B12, vitamina D e di acido folico, anche attraverso l’assunzione di integratori (fatevi consigliare dal medico di fiducia per la scelta).
Se da una parte gli alimenti che assumono i vegani sono naturali e genuini, privi di sostanze nocive e poveri di grassi, quindi benefici per la salute, dall’altra con la cottura perdono molte delle loro sostanze ed è necessario avere un quadro chiaro di quali prodotti naturali siano sostitutivi della carne, primi fra tutti i legumi. Gli acidi grassi omega 3 per esempio, fondamentali in gravidanza, si possono trovare nei semi e nell’olio di lino
E’ necessaria una maggiore cultura alimentare, è necessaria una rivoluzione mentale!
La scelta vegetariana soprattutto in gravidanza ed in allattamento è una scelta d’amore: per sè stessi, per il proprio piccolino e per il mondo!