Cambiare casa è meno semplice del previsto; chi si appresta a passare dalla vecchia alla nuova abitazione non può limitarsi a organizzare il trasloco di oggetti e mobilio, ma deve anche espletare alcune pratiche, come il cambio di residenza e la voltura delle utenze. Prima di iniziare a compilare e inviare moduli, è fondamentale cercare di capire quali siano le pratiche obbligatorie e quali le più urgenti da portare a termine al fine di evitare spiacevoli grattacapi. È inoltre importante documentarsi bene al fine di non commettere errori durante la compilazione e la consegna dei documenti.
Ad esempio, per sapere come fare la voltura delle utenze e come risparmiare sulle future bollette, è possibile consultare i siti web del settore, alcuni dei quali offrono anche un servizio di assistenza che si fa carico dell’espletamento delle pratiche.
Cambiare casa: ecco cosa si deve fare
Indipendentemente dal fatto che si vada a vivere in un appartamento preso in affitto oppure acquistato, sarà necessario, dopo aver firmato il contratto e organizzato il trasloco:
- fare il cambio di residenza;
- cambiare medico di base;
- occuparsi delle utenze;
- effettuare la denuncia Tassa Rifiuti.
Questi passaggi non sono sempre obbligatori, ma lo diventano in specifiche circostanze. Di seguito analizzeremo nel dettaglio ogni punto e cercheremo di capire come procedere per evitare di commettere errori.
Cambiare residenza: come fare
Tra le cose che non si possono assolutamente dimenticare di fare quando si cambia casa rientra il cambio di residenza. La comunicazione deve essere effettuata sia nel caso in cui ci si trasferisca in un altro comune, sia laddove si rimanga nello stesso comune e si effettui solo un cambio di indirizzo.
Per effettuare il cambio di residenza è necessario compilare gli appositi moduli messi a disposizione dal Comune nel quale si andrà a vivere e consegnarli, entro 20 giorni, all’ufficio anagrafico. Le modalità di consegna variano da un Comune all’altro, ma in linea generale è possibile portare i documenti a mano, previo appuntamento, oppure inviarli tramite fax, PEC o e-mail standard. Inoltre da alcuni mesi è possibile effettuare il cambio di residenza completamente online mediamo lo SPID, il Sistema Pubblico di identità Digitale.
È sempre obbligatorio?
Chi si trasferisce in una nuova casa è tenuto ad effettuare il cambio di residenza solo nel caso in cui la nuova abitazione venga utilizzata come dimora abituale; se si tratta di una situazione provvisoria o ci si sposta esclusivamente per lavoro o studio, mantenendo il centro dei propri affari in un altro luogo, non è necessario comunicare il proprio spostamento.
Medico di base e cambio di abitazione
Oltre al cambio di residenza, chi va a vivere in una nuova casa deve ricordarsi di cambiare anche il medico di base. La procedura è molto semplice, in quanto è sufficiente recarsi presso gli uffici della Asl di competenza e indicare il nominativo del nuovo medico; questo dovrà essere scelto tra quelli indicati in un’apposita lista. Alcuni Comuni permettono di effettuare il cambio anche online, tramite portale dedicato o e-mail. Non sarà necessario scegliere un nuovo medico nel caso in cui non venga effettuato il cambio di residenza o la nuova abitazione si trovasse nello stesso Comune di quella precedente.
Utenze vecchie e nuove, come comportarsi
Quando si cambia casa, è molto importante ricordarsi di effettuare la voltura delle utenze nella nuova abitazione; nel caso in cui il precedente proprietario o inquilino avesse disdetto i contratti e bloccato le forniture, sarà invece necessario effettuare il subentro. Per quanto riguarda la vecchia casa, si potrà decidere, a seconda dei casi, di chiudere i contratti con i fornitori e far bloccare le utenze oppure di lasciarle attive e permettere a chi verrà dopo di effettuare la voltura.
La tassa dei rifiuti
Per far sì che il Comune possa calcolare correttamente i tributi per la Tari, è necessario, quando si cambia casa, inviare comunicazione del cambio di residenza anche all’Ufficio Tributi.