Il 19 marzo del 2011 è stata “piantata” la prima turbina eolica e oggi Hepburn Wind è la prima comunità eolica del mondo. Una piccola cittadina che soddisfa il suo fabbisogno energetico mediante l’elettricità prodotta dal vento. Si trova in Australia e dopo il suo successo, nel Paese, sono nate altre 40 “congregazioni eoliche“. Hepburn Wind Farm è stata la spinta che occorreva alle comunità locali di entrare in azione e mettersi in gioco con le energie rinnovabili.
Hepburn Wind è stata inaugurata ufficialmente il 5 novembre del 2011. Ieri è stato il suo compleanno. La consegna delle chiavi della città è seguita alla connessione del Parco Eolico alla rete cittadina. Hepburn Wind è situata a Leonards Hill, 10 chilometri a sud di Daylesford, Victoria (100 km a nord-ovest di Melbourne). Qui i venti consentono la produzione dell’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno di 1959 cittadini.
L’aggregazione di Hepburn è il sogno di ogni ambientalista. E’ un modello di comunità vincente e sostenibile, lo dimostrano i vari premi accumulati solo nel primo anno di vita: dal World Wind Energy Award 2012, al Climate Alliance Innovator Award , senza dimenticare i riconoscimenti Australiani con il Victorian Premier’s Sustainability Award 2011 e l’Ethical Investor Australian Sustainability Award 2011.
Ma quante pale eoliche ci sono volute per sostenere la nascita di Hepburn Wind Farm?
Potrà sembrare strano ma ne sono bastate due! Le due giganti turbine eoliche produgono 10 milioni di kilowattora di elettricità annui, capaci di alimentare 2.300 case. Il surplus energetico viene venduto alle località vicine.
Per costruire la prima comunità eolica autogestita ci sono voluti 14,7 milioni di dollari. Circa 10 milioni sono stati versati dai membri, 2 milioni sono stati i contributi governativi e il resto è giunto sottoforma di prestito dalla Bendigo Bank.
Un investimento vincente? Le rinnovabili pagano! La comunità non ha alcuna dipendenza dai combustibili fossili, i soci e i finanziatori della comunità dividono i ricavi del surplus energetico venduto e dell’energia prodotta: a differenza di una società dove si lavora per massimizzare i profitti, in una cooperativa si lavora per garantire il massimo beneficio per i membri appartenenti: se l’aria pulita e l’energia dal vento non basta, si può pensare alla vendita del surplus energetico e al fondo sostenibile della comunità che garantirà il finanziamento di progetti verdi nei prossimi 25 anni!
Hepburn Wind ha risolto tutti i problemi legati all’inquinamento acustico delle turbine, avvia programmi per la protezione forestale e in più ha un francobollo tutto suo!
Piccola curiosità: le due turbine eoliche sono state battezzate con nomi autentici, una delle due si chiama Gale, letteralmente “Tempesta“