L’effetto che il cambiamento climatico sta avendo in tutto il mondo è sempre più evidente. La crisi del clima infatti provoca effetti importanti in svariati ambiti che riguardano anche gli animali. Il biologo Francesco Mezzavilla ha osservato i volatili nella provincia di Treviso e ha catalogato più di 500 mila volatili nella zona. Elaborando questi dati si è notata una diminuzione del numero di rondini. Sono infatti gli uccelli migratori a risultare i più vulnerabili a causa dei lunghi tragitti che devono fare ogni anno.
Uccelli migratori in pericolo: colpa del cambiamento climatico
Gli uccelli migratori sono in grave pericolo a causa della crisi climatica. Questi animali infatti vivono una situazione molto complessa per colpa dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Tali animali passano per zone del mondo differenti che risultano interessate in vario modo dagli effetti della crisi climatica. Ad esempio, molti uccelli devono attraversare il deserto dell’Africa sub-sahariana che ogni anno diventa sempre più grande.
A rendere gli uccelli migratori sempre più a rischio è anche l’arrivo di insetti che un tempo erano sconosciuti. In Italia sono infatti arrivati alcuni insetti che fino a qualche anno fa non erano presenti nel nostro Paese. Coccinelle asiatiche, locuste e cimici asiatiche stanno causando enormi danni all’agricoltura. Dal momento che molti volatili si cibano di insetti, è chiaro che questi animali cambino rotta durante le migrazioni per cercare il cibo.
Le rondini sono diminuite del 30%
Tra gli uccelli migratori che sono diminuite di più nella zona di Treviso sono di certo le rondini. Questi volatili sono calati del 30% secondo quanto emerso dalle analisi del biologo Francesco Mezzavilla. Chiaramente non sono solo le rondini ad essere ad alto rischio, infatti anche altri volatili stanno diminuendo sempre più rapidamente.
L’àverla piccola, un uccello passeriforme tipico nella zona di Treviso, un tempo era molto presente nella zona presa in esame dal biologo. Da queste rilevazioni si è scoperto che l’uccello è ormai scomparso. A causare questo problema è il caldo eccessivo in Africa e l’uso di sostanze nel Niger. L’ambiente naturale inquinato che incontrano questi uccelli durante la migrazione, infatti, ha portato questi uccelli a scomparire nel Veneto.
Un altro uccello in pericolo è la balia nera. Questo passeriforme infatti ha iniziato ad arrivare in Italia in anticipo di 15 giorni in anticipo rispetto a quanto accadeva in passato. Arrivando prima sulle Alpi per scappare dal caldo eccessivo presente in Africa, infatti, questo animale trova un ambiente inospitale. Proprio per questo si è notato un calo enorme di questa specie.
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