Il Delfino asiatico è quasi estinto, solo 5 esemplari rimasti

delfino estizione

La scoperta di un individuo femmina senza vita del delfino orcella asiatica, nell’isola di Cheutal touch in Cambogia – vicino al confine con il Laos – pone purtroppo questa popolazione di delfini del fiume Mekong ad un passo dall’estinzione.

Con 5 soli animali rimanenti nel Laos, il WWF esorta Laos e Cambogia a lavorare insieme su soluzioni comuni per salvare una delle specie più iconiche del mondo e anche una fonte importante di entrate grazie al turismo.

L’esemplare morto pesava 223 kilogrammi e misurava 2,4 metri di lunghezza e si pensa che fosse uno dei 6 delfini rimanenti nel tratto transfrontaliero del fiume che si estende tra i confini di Laos e Cambogia.

Pur essendo le cause della morte incerte e ancora da determinare, le tracce sul suo corpo indicano che si trattasse di un individuo anziano. “E’ un giorno molto triste per noi”, dice Thomas Gray, responsabile del Programma per le specie del Mekong del WWF. “Ci sono ora appena 5 delfini rimanenti nel Laos e questo è un altro avvertimento, la popolazione del Mekong di questa specie è di fronte ad un grave rischio d’estinzione dal paese e dal grande fiume”.

Questi rari delfini d’acqua dolce e di estuari (diffusi in pochi esemplari in diverse popolazioni presenti in alcune regioni dell’Asia sud-orientale) sono minacciati dalle reti da posta e dall’uso di metodi illegali di pesca come l’uso d’esplosivi e il veleno. Si tratta di esemplari estremamente rari e oltre i 5 del Laos sono rarissimi gli avvistamenti perché anche nelle altre regioni dell’Asia sud-orientale gli habitat diventano invivibili per i delfini d’acqua dolce: pesca illegale, veleni, dighe ed esplosivi stanno portando questi delfini all’estinzione.

delfino asiatico

 

La Cambogia ha vietato la pesca con le reti da posta nell’intero bacino e nelle aree circostanti, ma il Laos proibito il loro uso solo nelle parti del bacino più profonde.
Probabilmente però la minaccia che incombe maggiormente è la costruzione della diga Don Sahong, da 260 megawatt, in Laos, appena 3 km a monte dal bacino. Per costruire questa diga si sta facendo ricorso all’uso di esplosivi per scavare milioni di tonnellate di roccia. Tutto ciò rischia di uccidere o danneggiare gravemente l’udito particolarmente sensibile dei pochi delfini rimasti.

“La piccola dimensione della popolazione e l’alta mortalità infantile significa che questi delfini rari e belli hanno di fronte un futuro altamente incerto, tuttavia per loro c’è ancora speranza. Sono urgenti azioni di conservazione coordinate tra i due paesi”, dice il WWF.

Storicamente la popolazione di questi del fini di fiume contava circa 40 -50 individui, dalla metà degli anni 90 le stime parlavano di un dimezzamento. Le orcelle asiatiche sono una grande attrazione per i turisti, circa 20.000 visitatori l’anno intraprendono “crociere fluviali” per ammirare questi splendidi delfini.

Un futuro senza delfini d’acqua dolce, è questo il destino che ci attende? L’intervento del WWF è servito a poco, questi deliziosi animali hanno dovuto fare i conti con veleni, una diga, esplosivi e pesca illegale. Ora sono quasi morti tutti ma per il wwf c’è ancora speranza.

“La chiave è la collaborazione tra Laos e Cambogia”, dice il WWF. “E’ tempo di smettere l’utilizzo di qualsiasi tipo di pesca illegale e di regolare strettamente l’uso di reti da posta e del traffico di barche. Lavorare su queste soluzioni è l’unica speranza a lungo termine per la sopravvivenza dei delfini in Laos e nel grande Mekong.”

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