Trenitalia, in accordo con il Ministro Corrado Passera, ha deciso di vietare l’accesso a i cani sugli Eurostar . Dopo le proteste di AIDAA, oggi manifesta il proprio sdegno MDC, il Movimento Difesa del Cittadino.
Le accuse al Governo e alle Ferrovie dello Stato sono particolarmente aspre: istigherebbero all’abbandono degli animali.
La polemica si inserisce nel dibattito acceso di questi giorni, che vede l’opinione pubblica quasi interamente concorde nel bollare come assurdità il divieto. Il Ministro e l’azienda parlano di doverose misure d’igiene, ma chiunque abbia mai percorso un breve tratto in treno si sarà accorto come le norme igieniche non siano propriamente all’ordine del giorno. Convogli sporchi e distrutti hanno spesso fatto capolino sulle prime pagine dei quotidiani, con una responsabilità sempre imputabile agli umani e mai agli amici a quattro zampe. Per questo MDC così commenta:
la decisione di Trenitalia di non far salire a bordo dei treni è un’assurdità ma lo è ancora di più il fatto che sia stato il Ministro Passera a intervenire. Alle porte dell’estate ci sembra un’azione inutile oltre che dannosa, un incentivo e un’istigazione all’abbandono, come lo era del resto la proposta di una tassazione per i proprietari di animali. I trasporti hanno bisogno di tutt’altro che di una regolamentazione dei passeggeri che, per quel che riguarda la qualità effettiva di quello che pagano per i viaggi in treno, hanno tutto il diritto di portare con sé il proprio animale. Ci sono tantissime altre realtà da considerare come la manutenzione o lo stato dei servizi igienici e non ci risulta si sia mai verificato un vero e proprio assalto al cibo tanto da ritenere utile un’azione simile. Trenitalia rischia così di eliminare dalle utenze proprio gli unici passeggeri che non si possono lamentare delle pessime condizioni in cui versa il servizio ferroviario italiano.
Quella sull’abbandono è un problema sempre più grosso. Le statistiche da anni dimostrano come a ridosso dei mesi estivi vi sia un aumento vertiginoso del randagismo, proprio perché gli animali sono considerati d’intralcio alle attività vacanziere per problemi di trasporto e d’alloggio nelle località montane e marittime. Rendere ancora più difficile un viaggio, non permettendo alla popolazione di avvalersi del treno, renderà ancora più probabile l’abbandono di poveri cani fra i fin troppo numerosi padroni senza scrupoli.
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