Negli ultimi tempi nel Paese la sensibilità nei confronti degli animali da compagnia è sensibilmente aumentata ed era solo questione di tempo prima che i legislatori ascoltassero le volontà dei cittadini. Il nome del complesso che è stato chiuso negli ultimi giorni era Taepyeong-dong e si trovava nella città di Seongnam. Al suo interno i cani venivano cresciuti in condizioni terribili e sottoposti a diverse privazioni e sevizie.
Nonostante ufficialmente sia vietato il commercio di carne di cane, non esiste ancora in Corea del Sud che ne vieti il consumo.
Questo tipo di strutture si muovono all’interno della zona grigia del codice delle leggi sudcoreane, che permetteva di allevare e macellare centinaia e centinaia di cani. La chiusura del Taepyeong-dong è stata salutata da milioni di persone come un evento storico nel Paese, anche perchè apre alla chiusura degli altri macelli.
Purtroppo per arrivare a questo importantissimo risultato ci sono voluti anni di battaglie rallentate dalla burocrazia. Ma il giorno in cui la Corea del Sud si libererà di tutte le strutture simili è sempre più vicino.
Gli ultimi sondaggi rivelano infatti che oltre il 70% dei cittadini sudcoreani non ha mai mangiato carne di cane. L’84% di questi ha inoltre aggiunto che non lo prenderebbe neanche in considerazione. Insomma il vento sta decisamente cambiando e uno dei motori del cambiamento è stato sicuramente il Presidente Moon Jae-in, noto amante degli animali.
Proprio quest’ultimo, parlando durante un incontro con il primo ministro, si è chiesto se fosse il momento di considerare una legge per vietare il consumo di carne di cane.
È la prima volta che il presidente, convinto animalista, si espone su un eventuale divieto totale. L’annuncio è arrivato proprio mentre annunciava le nuove misure per la tutela degli animali abbandonati nel paese.
La discussione sull’argomento è destinata ad intensificarsi in vista delle elezioni presidenziali, previste per il prossimo anno. Diversi candidati hanno già sollevato la possibilità di vietare la carne di cane.
Il governatore della provincia di Gyeonggi, Lee Jae-myung, considerato uno dei favoriti, ne ha parlato nella sua campagna, confessando la sua intenzione di introdurre nuove leggi e politiche basate sul “consenso sociale”.
Ma la strada è ancora molto lunga. Nonostante i tanti sforzi fatti nell’ultimo decennio, si stima che ogni anno in Corea del Sud vengano ancora macellati fino a un milione di cani.