Ogni giorno andiamo a caccia della dieta più efficace, cerchiamo strategie per dimagrire quando sappiamo benissimo che il vero “gap” della nostra vita è la costanza, insieme al cibo spazzatura.
Molte persone, ogni lunedì iniziano una nuova dieta, dieta destinata a finire il mercoledì successivo! Poi c’è chi studia i modi per mangiare di meno e… un team di ricercatori ha trovato la soluzione!
Sappiamo quali sono i cibi brucia-grassi e sappiamo esattamente quante calorie sono contenute in un cheeseburger, la nostra consapevolezza però non ci vieta di mangiarlo! Una nozione che in molti non hanno è legata all’attività fisica: quanti minuti di esercizio ci vogliono per bruciare quella ciambella che stiamo per mangiare?
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Secondo i ricercatori, questa nozione ci indurrebbe a mangiare di meno. Semplice non vi pare?
Lo studio ha esaminato tre gruppi di persone di età compresa tra i 18 e 30 anni. Il primo gruppo ha ordinato un menu in cui non vi era indicata alcuna nozione sui cofficienti calorici contenuti dalle pietanze. Il secondo gruppo ha ordinato un menu dove per ogni portata erano indicate le calorie. Il terzo gruppo ha utilizzato un menu dove per ogni portata si indicavano le calorie e in più la quantità di esercizio fisico necessarie per bruciarle. L’analisi ha visto che il terzo gruppo è stato quello che ha consumato meno calorie!
Insomma, se state cercando un modo per mangiare di meno, dovreste chiedere all’industria agroalimentare di aggiungere all’etichetta calorica una scheda pronta ad indicare l’esercizio fisico necessario per smaltire quell’alimento. Elencare le calorie sul menu non ha portato la gente a ordinare pietanze meno caloriche ma l’elenco degli esercizi ha fatto in modo che l’utente fosse più attento nelle ordinazioni. Stanto alla ricerca, per mangiare meno, prima di mettere in bocca qualsiasi alimento ci basterebbe pensare “ma quanti minuti di corsa dovrei fare per smaltire questo alimento?”
Se questo sabato state programmando di andare a mangiare fuori ma volete limtiarvi con le calorie, provate a utilizzare una strategia motivazionale simile così da allontanare dalle vostre fauci ogni sorta di cibo spazzatura.
Evitare il cibo spazzatura porterà benefici ai vostri fianchi e ai vostri addomi ma anche al pianeta: i cibi spazzatura sono caratterizzati da packaging ingombranti e costituiti da materiali plastici. In più, i processi produttivi previsti per la fabbricazione di cibo spazzatura sono molto più energivori di quelli richiesti per la produzione di cibi più salubri e meno elaborati.
Patatine e caramelle sono un demonio per la nostra forma fisica e per l’ambiente. Forse soddisfano momentaneamente il nostro palato ma per smaltirle ci vorrebbero ore e ore di tapis roulant mentre l’ambiente fatica ancora di più per smaltire l’impatto ambientale: per la produzione di un chilo di patatine fritte si sprigionano circa 2,2 chilogrammi di gas serra. Prima di mangiare una porzione di patatine fritte pensate che per consumare le calorie ingerite dovrete sottoporvi a più di un’ora di affondi!