Il problema siccità è molto serio durante l’estate e in questo periodo il caldo elevato sta portando in molti a discuterne. In tutto il mondo infatti durante i mesi estivi la scarsità di pioggia causa gravi problemi.
In Italia pare particolarmente preoccupante la situazione dell’Emilia Romagna. Nella Regione infatti le ultime piogge risalgono ad oltre 40 giorni fa. Anche in quel caso comunque si tratta di piogge scerse che non hanno aiutato molto la situazione. Di conseguenza la regione del Nord Est italiano sta vivendo un periodo molto complesso a causa della scarsità di acqua.
Il periodo estivo ogni anno causa gravi danni all’agricoltura per via della scarsità di acqua. La situazione appare quest’anno particolarmente critica in Emilia Romagna. Secondo i dati raccolti dal Cer (Canale Emiliano Romagnolo) e dall’Anbi, dall’inizio dell’anno ha piovuto davvero poco. Dall’inizio del 2021 infatti sono caduti solo 170 mm di pioggia. Si tratta della metà della media pluriennali delle piogge cadute nello stesso periodo dell’anno. La situazione idrica nella regione è quindi davvero preoccupante e peggiorerà ulteriormente durante i mesi estivi.
Guardando al fiume Po si nota che il livello dell’acqua continua a scendere. La discesa del livello è più rapida del 30% rispetto alle medie degli anni precedenti. I dati diffusi dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po – Mite sono quindi alquanto preoccupanti. La speranza è chiaramente che la diminuzione dell’acqua del grande fiume non continui a questa velocità. In caso la situazione dovesse continuare così, nel mese di agosto le cose sarebbero davvero critiche.
Attualmente in Romagna scorre praticamente solo l’acqua del Cer. Già ora sono state distribuite grandi quantità di acqua. Oltre 150 milioni di metri cubi d’acqua sono stati distribuiti a Consorzi di bonifica associati per l’agricoltura. Anche i potabilizzatori di Hera-Imola e di Romagna Acque hanno beneficiato di questi aiuti. Le acque sono state distribuite anche alle industrie e ad alcune zone umide.
Chiramente le riserve idriche non basteranno per coprire i bisogni di tutti i settori. Proprio per questo l’assenza di piogge e le previsioni che parlano di un’estate particolarmente calda preoccupano molto. Tra le altre cose, i bisogni di acqua sono ancora di più per colpa dell’aumento delle temperature e per l’evapotraspirazione.
Tutto questo dimostra come i Consorzi di bonifica associati al Cer siano sempre impegnati a pianificare e progettare soluzioni. La volontà è quella di riuscire ad aiutare più persone possibili durante il periodo estivo nei prossimi anni.