Il parco solare nei pressi di Senftenberg, Germania, è ora ufficialmente collegato alla rete di distribuzione elettrica e sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 50.000 nuclei familiari. Il parco ha previsto un investimento di oltre 150 milioni di euro. La centrale sarà in grado di produrre energia pulita sufficiente al fabbisogno di circa 50.000 nuclei familiari. La cerimonia di inaugurazione tenuta dal primo ministro Matthias Platzeck ha avuto luogo presso l’impianto solare Senftenberg II/III lo scorso 24 settembre. Nel suo intervento il primo ministro Platzeck ha espresso i suoi ringraziamenti alle società coinvolte nel progetto affermando:
“Le grandi centrali solari come quelle di Senftenberg e Schipkau svolgono un ruolo essenziale ai fini dell’approvvigionamento energetico tedesco contribuendo ad accelerare il tanto auspicato cambiamento di questo settore. Facendo un paragone con gli altri Land, quello di Brandeburgo vanta una posizione di leadership nel supporto e nella promozione delle energie rinnovabili, ruolo che gli è valso il premio quale ‘Migliore Stato per le Energie Rinnovabili’”.
Questa nuova implementazione testimonia l’adeguatezza della Germania a ospitare progetti di questa portata, punto di vista condiviso tra l’altro anche da Andreas Fredrich, sindaco di Senftenberg, che ha così commentato:
”Grazie alle vaste superfici recuperate dalle vecchie miniere superficiali e alla disponibilità di reti distributive sviluppate, la nostra regione rappresenta l’ambiente ideale per l’ubicazione di sistemi fotovoltaici su larga scala”.
Canadian Solar ha provveduto alla fornitura dei moduli solari: 636.000 moduli solari destinati al più vasto complesso solare mondiale, situato nella regione meridionale del Land tedesco di Brandeburgo. Insieme ai due partner saferay e GP JOULE, Canadian Solar ha infatti fornito 148 MW dei 166 MW totali della centrale. saferay ha implementato il core output del sistema pari a 78 MW.
Il Presidente e CEO di Canadian Solar, Dr. Shawn Qu, ha evidenziato un altro elemento di grande importanza:
“Per la città e la comunità i benefici non saranno solo ambientali ma anche economici, potendo ricavare gettito fiscale dall’energia venduta dagli impianti solari o partecipare al programma comunitario Conto Energia in caso di gestione diretta. Inoltre, progetti di questo tipo hanno ripercussioni positive anche sul sistema economico locale in quanto gran parte dei contratti di costruzione e gestione delle strutture viene affidata a realtà appartenenti al territorio. Siamo pertanto molto soddisfatti di aver contribuito allo sviluppo economico dello stato di Brandeburgo”.
Il sistema Senftenberg II/III è sorto in tre mesi su una superficie di 200 ettari adibiti in passato alla miniera di Meuro. Il sito appartiene all’Agrargenossenschaft Großräschen eG coop. e offre spazio per l’installazione di 330.000 moduli solari cristallini.
“Il progetto di Senftenberg ci ha permesso di dare prova di come lo sviluppo dei sistemi fotovoltaici su vasta scala, e la loro conseguente installazione, sia un processo più rapido rispetto a qualsiasi altra tipologia di impianto energetico. Oggi, anche in Paesi come la Germania dove le ore di illuminazione solare non sono molte, è possibile produrre energia meno costosa rispetto a quella dei sistemi eolici offshore”
ha osservato Marko Schulz, CEO di saferay GmbH. L’investimento di circa 150 milioni di euro è stato finanziato da tre istituti bancari tedeschi. saferay è responsabile di due terzi degli investimenti e delle attività.
Il progetto di realizzazione del parco solare è stato realizzato dalla società di Berlino unlimited energy GmbH. Oltre a definire gli aspetti legali, in fase progettuale unlimited energy ha focalizzato l’attenzione sulla tutela ambientale. Torsten Käsch, Managing Director di unlimited energy GmbH, ha evidenziato:
”Abbiamo dedicato un totale di 24 ettari di superficie al di fuori del sistema fotovoltaico solo per le allodole; inoltre, le file dei moduli PV sono state integrate nell’ambiente grazie a cinture che proteggono dal vento e che riprendono l’habitat naturale, garantendo un luogo ideale per accogliere uccelli e altre specie faunistiche. Infine, anche la progettazione della manutenzione dell’area ha tenuto conto della protezione di piante e animali”.
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