Perché scegliere la bioarchitettura? Ce lo spiega un”immagine che riporta i sei principi chiave della bioedilizia e mette in evidenza il risparmio ottenuto dalle strategie energetiche intrinseche che costituiscono gli stessi fondamenti della bioarchitettura.
I nomi per definirla sono tanti: bioarchitettura, bioedilizia, architettura sostenibile, architettura verde, edilizia green… si tratta di un modello che cerca di minimizzare l”impatto ambientale degli edifici a partire dall”uso di materiali, le risorse impiegate e l”ottimizzazione degli spazi per lo sviluppo.
La bioarchitettura impiega un approccio consapevole all”impiego energetico e alla conservazione delle risorse. L”idea di sostenibilità o di design ecologico punta a garantire la massima efficienza delle risorse (idriche ed elettriche) aumentando il comfort abitativo.
L”efficienza energetica dell”intero ciclo di vita di un edificio è il punto più importante per l”architettura sostenibile. Architetti e progettisti sfruttano diverse strategie per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici e aumentare la loro capacità di gestire al meglio l”energia: dall”autoproduzione con pannelli solari fino alle cosiddette casa passive.
Sono molte le tecnologie alleate della bioarchitettura. Dai pannelli solari e il solare termico, fino alle pompe di calore e ai camini solari che garantiscono la ventilazione passiva dell”abitazione. Il microeolico e minieolico domestico, materiali termoisolanti e sistemi di recupero delle acque piovane che possono alimentare lo scarico del wc e aiutarci nei lavori di manutenzione di cortile e giardino.
L”immagine fornita da Baltera ci mostra come l”architettura sostenibile potrebbe cambiare il mondo ma anche il nostro modo di vivere l”ambiente domestico: ridurre la spesa energetica significa avere una casa più fresca d”estate e più calda d”inverno senza dover ricorrere a una massiccia spesa per l”alimentazione di stufe, termosifoni e condizionatori.
Un buon isolamento termico garantisce elevato comfort domestico che oggi è incentivato grazie alla Legge di Stabilità 2016: chi decide di intervenire su infissi o fare lavori di ristrutturazione atti a migliorare l”efficienza energetica del proprio edificio può contare su uno sgravio fiscale atto ad ammortizzare il 65% della spesa sostenuta.