La plastica è una delle materie più inquinanti in assoluto e la sua enorme diffusione sta provocando problemi enormi. Secondo un recente studio europeo infatti il tasso di inquinamento da plastica continua a peggiorare.
Se le cose dovessero continuare in questo modo, presto si tratterà di una minaccia globale e non si potrà fare nulla per il Pianeta. Attualmente è quindi essenziale porre attenzione alle proprie azioni allo scopo di contrastare questo tipo di inquinamento.
L’inquinamento da plastica è un problema davvero attuale anche se spesso non se ne parla abbastanza. Dal 2016 ad oggi, le stime di immissioni globali di plastica nelle acque di laghi, mari e fiumi è davvero preoccupante. Ogni anno vengono infatti immessi dalle 9 milioni di tonnellate all’anno ai 23 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda le immissioni sulla terra, le stime sono davvero molto simili.
Questi numero sono davvero elevati e preoccupano gli esperti. Secondo alcune ricerce, sembra possibile che tali stime raddoppieranno entro il 2025. La plastica è infatti un materiale indispensabile per la nostra società e purtroppo viene smaltita male. Anche nelle nazioni in cui ci sono infrastrutture per la gestione dei rifiuti, la plastica spesso viene abbandonata nell’ambiente. Questi comportamenti causano un grande inquinamento e mettono in pericolo la salute del Pianeta.
L’inquinamento causato dalla plastica è un problema molto serio ed è difficile da risolvere. La plastica tende ad accumularsi nell’ambiente perchè molte persone non la vogliono riciclare. Ma anche nel caso di corretto smaltimento, spesso la plastica da riciclare supera la quantità di plastica rimossa grazie a vari processi tecnologici.
L’erosione della plastica sta diventando sempre più semplice da attuare, ma l’erosione naturale non è affatto semplice. Infatti quando questo materiale è esposto agli agenti atmosferici, esso modifica le sue proprietà inquinanti e di conseguenza danneggia l’ambiente.
La degradazione della plastica è molto lenta: servono moltissimi anni prima che essa si degradi naturalmente. Di conseguenza si comprende che la quantità di plastica utilizzata e immessa in natura è maggiore rispetto a quella smaltita. Secondo Hans Peter Arp, ricercatore presso l’Istituto geotecnico norvegese (NGI), la plastica è quindi un inquinante scarsamente reversibile. Tale materiale infatti contiene emissioni inquinanti molto importanti e allo stesso tempo ha una grande persistenza nell’ambiente.
Secondo Annika Jahnke, ricercatrice presso il Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (UFZ), la plastica causa danni anche negli ambienti remoti. In queste zone infatti i detriti di questo materiale non vengono rimossi dall’erosione. Questo provoca delle particelle di micro e nanoplastiche e anche la liberazione di sostanze chimiche.
La plastica che si trova nell’ambiente quindi causa danni non solo all’ambiente, ma anche agli animali. Questi infatti si possono impigliare negli oggetti oppure avere danni per via delle sostanze tossiche rilasciate dalla plastica.