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30 motivi diversi per i quali gli ipercritici amano criticarvi. Alcune dritte per rispondere efficacemente

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Essere criticati è una esperienza comune ma dolorosa: può scatenare sentimenti di paura, vergogna, rabbia e può nutrire le vostre insicurezze circa l’essere incompetenti o non all’altezza.

La critica può avere diversi obiettivi e significati: può essere una modalità per ottenere potere e controllo sull’altro, una strategia per neutralizzare un rivale all’interno di una competizione professionale/relazionale, ma può anche essere una forma di comunicazione senza perfidie, solo con lo scopo di far notare alla persona determinati comportamenti non propriamente funzionali.

Riconoscere l’intenzione che si nasconde dietro alla critica che state ricevendo è essenziale per rispondere ad essa in maniera consapevole ed efficace.

Di seguito sono riportate 30 differenti ragioni per le quali amici, colleghi, partner o parenti possono criticarvi:

1. Sono spaventati dalla vostra competenza e produttività, criticandovi stanno cercando di livellare il terreno di gioco e appianare le differenze.

2. Vogliono stimolare la vostra motivazione, il vostro livello di approfondimento, la vostra performance.

3. Credono che al lavoro non stiate facendo un buon gioco di squadra.

4. Hanno un forte bisogno di danneggiare l’altro per sentirsi appagati.

5. Hanno una personalità controllante e devono sempre sfidare qualcuno.

6. Credono di dover ricevere per diritto un trattamento speciale che però non hanno ancora ricevuto.

7. Vogliono farvi sentire inferiori in modo tale da poter avanzare di grado o ottenere favori da terzi o da superiori.

8. Si sentono insicuri e criticando vogliono far sentire insicuri anche voi.

9. Pensano che state facendo fare loro brutta figura davanti agli altri.

10. Sentono di essere criticati da voi e devono contro-attaccare.

11. Pensano in modo genuino che vi stanno aiutando dandovi un pezzettino della loro saggezza o esperienza.

12. Hanno una forte opinione circa un argomento (politico, religioso) e guardano le posizioni degli altri come meno valide.

13. Stanno cercando di ottenere la vostra attenzione o di relazionarsi, ma non avendo capacità comunicative adeguate finiscono per offendere (modalità tipica dei bambini e degli adolescenti).

14. Stanno sperimentando i limiti fino ai quali spingersi per sperimentare la loro indipendenza (modalità tipica degli adolescenti).

15. Sono in competizione con voi per una posizione professionale, quindi siete un ostacolo per il raggiungimento del loro obiettivo.

16. Credono di essere esperti in merito a uno specifico tema e vogliono condividere la loro conoscenza con voi per essere ammirati.

17. Sono frustrati perché credono di non essere ascoltati o perché non avete risposto alle loro domande.

18. Stanno cercando di volgere la situazione a loro favore per essere messi in buona luce o minimizzare quello che di sbagliato hanno fatto.

19. Stanno cercando di mettere un freno ai vostri comportamenti non adeguati.

20. Vogliono farvi capire che le vostre azioni li stanno ferendo o portano loro uno svantaggio.

21. Stanno cercando di intimidirvi in modo da sentirsi più potenti.

22. Si stanno difendendo facendo notare che anche voi avete fatto qualcosa di sbagliato.

23. Mancano di abilità sociali: vorrebbero dare un feedback positivo ma non riescono nell’intento e finiscono per ferirvi.

24. Vogliono sentirsi importanti e rispettati (membri anziani della famiglia)

25. Stanno mascherando i loro sentimenti di delusione con la rabbia.

26. Hanno tratti narcisistici di personalità: non possono tollerare di essere contraddetti e che voi non avete il loro stesso punto di vista.

27. Hanno un problema ma non vogliono occuparsene, dunque cercano di spostare il focus criticando voi.

28. Pensano che voi stiate giocando scorrettamente o vi stiate approfittando di loro.

29. Hanno valori differenti dai vostri e temono che li stiate giudicando, dunque, sulla difensiva, criticano la vostra posizione.

30. Stanno cercando di farvi sentire in colpa o umiliarvi, forse come vendetta o come gioco di potere.

Alcune delle ragioni appena descritte hanno a che fare con critiche connesse a differenti punti di vista. Altre volte, le critiche non sono altro che strumenti di potere, e attraverso di esse si cerca di demolire l’altra persona per ottenere vantaggi personali. Altre volte ancora, invece, le critiche possono essere molto utili in quanto sono punti di vista esterni rispetto a come ci stiamo comportando, a come gli altri ci vedono e a quello che pensano di noi. Ad esempio possono essere segnali che indicano di essere più interessati al lavoro che stiamo svolgendo, introspettivi circa le proprie modalità comunicative o più attenti alle esigenze del partner o delle altre persone che ci circondano

A prescindere dalla motivazione sottostante, quando si riceve una critica, la primissima risposta che si attiva è di tipo “attacco-fuga-congelamento”. Le prime reazioni, con ogni probabilità, saranno le seguenti: scappare per evitare il conflitto, cercare le prove che siete nel giusto senza ascoltare il punto di vista dell’altro o contro-attaccare immediatamente. Nessuna di questa risposta è, tuttavia, particolarmente efficace. Alcune volte, poi, si risponde alle critiche facendo critiche ancora più crudeli che feriscono profondamente l’altro, interrompendo ogni possibilità di dialogo ed evocando successivamente sentimenti di colpa.

Dunque, quando ricevete una critica, seguite questi semplici passaggi:

A) Fate un lungo respiro

B) Prendetevi del tempo per cercare di capire il motivo che sottostà alla critica prima di rispondere, in modo da diminuire le risposte avventate e feroci e gestire al meglio la specifica situazione. Nello specifico, fatevi le seguenti domande:

1. Questa persona sembra assumere un atteggiamento genuino nel criticarmi?

2. Qual è la mia responsabilità in questa situazione?

3. Ho effettivamente una responsabilità, oppure ci sono altre dinamiche sottostanti (ad esempio colui che mi sta criticando è in competizione con me, ad esempio per una posizione lavorativa)?

4. In che modo questa critica può essermi utile?

5. La critica è pubblica o privata? Se pubblica, perché è stata scelta questa forma?

5. Oltre a quanto viene dichiarato, ci sono altri sentimenti celati? (fondamentale fare caso al linguaggio del corpo e al tono di voce)

7. Chi mi critica è veramente interessato a risolvere il problema e a raggiungere una posizione comune? È desideroso di ascoltare la mia posizione?

8. Sta rispettando il fatto che è un mio diritto avere opinioni differenti o fare scelte indipendenti?

C) Probabilmente averete bisogno di tempo per fare chiarezza in merito alla motivazione sottostante alla critica che avete ricevuto. In questo caso, utilizzate la tecnica del time-out: dite all’altro che avete bisogno di qualche minuto per pensare a quello che ha appena detto prima di rispondere.

D) Pianificate il modo migliore per rispondere alle critiche: le risposte alle domande viste precedentemente determineranno il vostro atteggiamento verso la critica ricevuta. In particolare:

– Se la persona sembra essere narcisista, un concorrente sleale o un bullo dovrete porre in maniera ferma limiti rispetto a come si stanno rivolgendo a voi.

– Se la critica vi viene fatta in un luogo pubblico, esempio durante un convegno, dovrete difendere la vostra posizione, argomentare il valore della vostra decisione o del vostro lavoro, correggendo anche possibili errori sottolineati da altri o fraintendimenti. Mostrate le vostre intenzioni più autentiche, le motivazioni che vi spingono ad assumere quella posizione e prendete le vostre responsabilità: la condivisione è la migliore strategia in molte situazioni.

– Se chi critica è il vostro partner, figlio, amico o membro della famiglia, dovreste dire che siete interessati al loro punto di vista e in modo genuino volete conoscere la loro prospettiva, anche se non sempre siete d’accordo. In svariate situazioni la soluzione migliore è sottolineare agli altri che apprezzate lo sforzo nel voler spiegare la loro posizione e rispettate la loro opinione. La risposta cambia a seconda della situazione, importante comunque è affermare sempre la vostra indipendenza e mostrare il vostro punto di vista differente: “Non sempre dobbiamo essere d’accordo su tutto”.

– Quando si ha a che fare con bambini o adolescenti, una buona strategia è conoscere i loro sentimenti e i loro bisogni, sottolineare loro che sono legittimi ma che devono anche imparare a rispettate il pensiero dell’altro. (…)

– Infine, se la critica è legittima, è meglio ringraziare e adottare dei comportamenti correttivi.

In sintesi:

– Ascoltate attentamente le critiche che vi vengono mosse cercando di comprendere qual è la motivazione sottostante a ciò che vi viene detto;

– Non siate mai troppo sulla difensiva;

– Ricordatevi di essere compassionevoli con voi stessi per questa esperienza dolorosa e usate il vostro ingegno, piuttosto che le vostre reazioni impulsive, per volgere al meglio la situazione.

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