Da molti anni si parla del cambiamento climatico in tutto il mondo, ma purtroppo la consapevolezza è ancora poca. Ci sono alcune zone del Pianeta in cui la popolazione non pare essere assolutamente consapevoli di quello che sta succedendo. In Kosovo, ad esempio, uno studente ha voluto fare una battuta dicendo “Ma quale cambiamento climatico? Qui si muore di freddo!“. Questa frase apparentemente innocente è stata riportata dalla Climate Ambassador del ‘Network Globale dei Giovani per il Clima’ della Banca Mondiale Fjollë Caka. Essa dimostra come molti non siano consapevoli di quello che accade.
In Kosovo pare che non ci sia una vera consapevolezza in merito al cambiamento climatico. Una buona fetta di popolazione infatti ancora oggi sottovaluta la questione. Alla luce di questo, lo UN Kosovo Team ha deciso di lanciare la campagna Kosovo Climate Action. Questa ha lo scopo di portare avanti un discorso pubblico per discutere di un tema delicato come la crisi climatica.
Il Kosovo è una nazione di medio-piccole dimensioni che non è bagnato dal mare e che non è interessato direttamente da molti problemi legati al cambiamento climatico. Qui infatti non c’è scioglimento dei ghiacciai e nemmeno deforestazione. Proprio per questo la popolazione non si sente toccata dalla questione in modo diretto e quindi sente il problema distante.
Chiara Amato, Strategy and Coordination Officer del Development Coordinator Office delle Nazioni Unite in Kosovo, si è occupata personalmente della campagna. La donna ha quindi permesso a molti di comprendere meglio la situazione nel Paese.
Tra le cinque città più inquinate del mondo nel 2020 c’è anche Pristina. Il problema nel Kosovo però riguarda tutta la nazione e non solo una città specifica. Sia il settore produttivo che i consumi energetici della popolazione infatti dipendono ancora oggi da centrali a carbone. Questo significa che tutti contribuiscono negativamente sull’ambiente di questo Stato.
L’impatto del cambiamento climatico potrebbe non essere visibile nella nazione ad un primo sguardo. In realtà però si possono notare dei cambiamenti molto importanti. Le temperature sono infatti aumentate e queste hanno contribuito a una riduzione della stagione invernale. Il problema è molto serio perché significa anche che le comunità montante devono modificare le proprie abitudini. In estate, poi, le temperature elevate causano numerosi incendi che generano anche una riduzione della produzione agricola. Infine, le piogge sono spesso incessanti e provocano danni importanti.
Molti di questi problemi però non sono ritenuti da molti legati alla crisi climatica. Proprio per questo motivo è fondamentale cercare di portare avanti un discorso pubblico in merito alla questione. Solo in questo modo la popolazione sarà informata e potrà comprendere la gravità della situazione.