Una rappresentanza degli agricoltori salirà già stasera sul palco dell’Ariston per dare voce alla protesta degli agricoltori e per illustrare le ragioni
Dopo avere annunciato una grande manifestazione a Roma, la protesta dei trattori potrebbe decidere di rinviare questo proposito per fare tappa al Festival di Sanremo 2024, dopo la decisione di Amadeus di accoglierli sul palco per comunicare le ragioni della propria protesta. Già da stasera una prima rappresentanza potrebbe salire sul palco dell’Ariston dopo che lo stesso conduttore, spalleggiato da Fiorello, ha comunicato di essere “pronto ad aprire le porte alla protesta degli agricoltori”.
Sulla vicenda non ha fatto mancare il proprio commento ironico anche Fiorello. “Sarebbe bene che arrivassero i trattori a Sanremo – ha detto il conduttore di Viva Rai Due – perchè Sanremo è un palcoscenico importante e una mucca sul palco dell’Ariston sarebbe bellissima”.
L’invito di Amadeus è stato accolto di buon grado dal movimento Riscatto Agricolo, che sta portando avanti insieme ad altri la protesta dei trattori. E’ già pronta una delegazione di giovani pronta a salire sul palco dell’Ariston per far valere le ragioni degli agricoltori, sempre più intenzionati a portare avanti la propria protesta in tutta Italia anche nei giorni a seguire.
“Porteremo al Festival le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche” hanno dichiarato alla stampa, dimostrandosi determinati a illustrare le molte idee e le proposte per dare un “futuro alla nostra agricoltura” e per continuare a mettere in atto “gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni”.
La loro protesta è anche improntata al rispetto dell’ambiente ma anche alla tutela della sicurezza alimentare, oggi sempre più minacciata dal rischio che i mercati europei possano essere invasi da prodotti di bassa qualità e realizzati secondo standard di qualità insufficienti.
“Siamo molto determinati a rivendicare con orgoglio e riscatto la speranza di non mollare – hanno proseguito nel loro annuncio – e di far capire alle istituzioni ed ai cittadini che senza gli agricoltori non vi sarà mai la sovranità alimentare che rende i popoli liberi”.
Davanti ad una protesta che potrebbe diventare una brutta gatta da pelare per il governo Meloni, la stessa premier si è dichiarata “aperturista” e pronta a ricevere i loro rappresentanti a Palazzo Chigi, premettendo però di avere già fatto tutto il possibile per venire incontro alle loro necessità.
Intanto la protesta del mondo agricolo è destinata a proseguire anche nei prossimi giorni, fin quando le istituzioni europee non daranno una risposta concreta in grado di garantire la sostenibilità economica delle aziende agricole.
I trattori sono arrivati anche a Strasburgo intenzionati a stabilire un presidio costante presso il Parlamento Europeo. Al momento non esiste una rappresentanza unitaria della protesta ma una galassia di movimenti intenzionati a portare avanti le proprie istanze. Fra questi movimenti spicca soprattutto “Riscatto agricolo”, i cui portavoce sono Salvatore Fais e Andrea Papa.