Il traffico marittimo è molto aumentato nel corso degli ultimi 50 anni. Sono infatti sempre di più le navi da crociera, le grandi flotte di pesca e gli operatori marittimi che navigano per i mari del mondo.
Aggiungendo anche le petroliere e le navi cargo che solcano i mari, si arriva a un traffico di oltre 50 mila imbarcazioni al giorno. Tutte queste navi che solcano i mari mondiali causano la morte di molti mammiferi marini. Recenti dati hanno evidenziato che le navi rappresentano una grande minaccia per le balene.
Fino a qualche tempo fa si riteneva che la caccia alle balene fosse la più frequente causa della loro morte. In realtà le cose non stanno così, infatti è il traffico marino a determinare la morte di molti di questi animali. Stimare esattamente quanti di questi grandi mammiferi marini perdono la vita per collisioni con grandi navi non è affatto semplice. Ad ogni modo sono molti i cetacei che vengono feriti scontrandosi con imbarcazioni o che vengono addirittura uccisi.
Molto spesso gli equipaggi delle navi non si rendono conto della collisione e di conseguenza questo problema è stato spesso sottostimato. Solo il 10% delle balene che perdono la vita in seguito a scontri con navi arrivano a riva. La percentuale maggiore si deposita nel fondo del mare scomparendo per sempre in silenzio. Alcuni recenti studi hanno stimato che le collisioni fatali tra le grandi imbarcazioni e i cetacei causino annualmente la morte di oltre 20 mila balene.
Questa mattanza silenziosa di balene provoca la diminuzione anche degli esemplari più rari. Tra le zone in cui avvengono più collisioni ci sono il Mar Mediterraneo e lo Sri Lanka. Negli ultimi 40 anni la popolazione di balene nel mondo è diminuita di oltre il 50%.
Il programma Friend of the Sea è nato allo scopo di promuovere prodotti e servizi che aiutano a rispettare l’ambiente marino. Grazie al loro lavoro è nato anche una campagna per sensibilizzare e premiare le navi che si impegnano per far diminuire le collisioni con balene.
Per partecipare a questa campagna gli operatori di trasporto via mare devono firmare una politica WHALE SAFE. Questa politica ha l’obiettivo di proteggere le balene dalle collisioni accidentali. Gli interessati devono montare delle telecamere infrarossi, delle piattaforme per report online oppure dei software specifici.
Coloro che aderiranno a questa campagna saranno riconoscibili grazie a un logo WHALE-SAFE di Friend of the Sea.