Noi siamo ciò che mangiamo. E’ proprio così: l’energia dei cibi ci trasforma. Le nostre emozioni sono influenzate dal nostro cibo anche per quanto riguarda i colori e i sapori. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il sapore e il colore degli alimenti sono una forma di energia, con funzione di nutrimento. Il sapore nutre la forma corporea.
La Medicina Tradizionale Cinese è realmente psicosomatica: considera l’essere umano nella sua globalità, come unità di corpo, mente e spirito.
Ed ecco che ai vari organi, corrisponde una valenza fisica, energetica, psichica.
- Al Fegato (movimento energetico Legno) è associata la grinta, che può diventare rabbia
- Al Cuore (movimento energetico Fuoco) è associata la gioia (non a caso, spesso ridiamo di cuore).
- Alla Milza-Pancreas (movimento energetico Terra) il pensiero logico, che può sfociare, se in squilibrio, in eccessiva preoccupazione, ossessione, ansia
- Ai Polmoni (movimento energetico Metallo) è legata la tristezza, la malinconia, che può diventare depressione
- Ai Reni (movimento energetico Acqua) è associata l’energia vitale, la spinta esistenziale. Se questa energia è debole, perdiamo forza e subentra la paura
A questi 5 organi sono associati i 5 sapori e i 5 colori:
- FEGATO = acido (astringente, indurente), verde
- CUORE = amaro (disseccante, evacuante), rosso
- MILZA = dolce (equilibrante, armoniazzante), giallo
- POLMONI = piccante (attivante), bianco (non a caso, in Cina, il bianco è il colore del lutto)
- RENI = salato (ammorbidente), nero
Qual è il principio di assegnazione di un sapore ad un Movimento? Un sapore viene correlato a quel Movimento per il quale ne contrasta l’azione, per creare equilibrio, secondo il principio Yin/Yang.
Ad esempio, il Movimento Legno è un movimento di espansione (è rappresentato non a caso dall’albero); il sapore ad esso correlato, l’acido, ha sull’energia Legno un’azione restringente, che contiene quindi la sua espansione.
Il Movimento Metallo è dominato da un’energia di condensazione, interiorizzazione; il sapore ad esso correlato, il piccante, ha un’azione disperdente, dinamizzante, esteriorizzante.
Se assunto in quantità moderata, ciascuno di questi sapori nutre la forma dell’organo relativo al Movimento Energetico cui è correlato.
Se assunto in quantità eccessiva o ad un grado troppo intenso (chiamato dai cinesi SAPORE TOSSICO), rovina la forma dell’organo corrispondente e dell’organo dominato.
Ad esempio, l’acido nutre la forma del Fegato, il troppo acido distrugge la forma del Fegato e della Milza.
- SAPORE ACIDO (Legno): nutre fegato, cistifellea, vista, occhi, unghie, muscoli ecc. Un eccesso (Es. aceto) nuoce al fegato
- SAPORE AMARO (Fuoco) nutre cuore, intestino tenue, incarnato del viso, sangue ecc. Un eccesso nuoce al cuore
- SAPORE DOLCE (Terra) stimola milza, stomaco, bocca, gusto ecc. Un eccesso nuoce al milza (che gestisce l’energia del Sistema Linfatico). Un dolce equilibrato come quello dei cereali (masticati!!!) nutre la Terra. Un eccesso di dolce come ad es. zucchero, stevia, miele… nuoce alla Terra
- Un desiderio eccessivo di dolce e, in particolare, il DOLCE TOSSICO DELLO ZUCCHERO E DEI DOLCI corrispondono ad una situazione di alterato funzionamento della Milza
- SAPORE PICCANTE (Metallo) stimola polmoni, intestino crasso, pelle, peli, odorato ecc. Un eccesso (Es. curry, peperoncino) nuoce ai Polmoni
- SAPORE SALATO (Acqua) stimola reni, vescica, ossa, denti, udito ecc. Un eccesso nuoce ai Reni. Es. eccesso di sale
“Quando si mangia troppo salato, la rete dell’animazione si paralizza e si formano coaguli e il colorito si latera; quando si mangia troppo amaro, la pelle si avvizzisce e i peli si spezzano; quando si mangia troppo acrte, si hanno contratture muscolari e disseccamento delle unghie; quando si mangia troppo acido, le carni diventano collosse e le labbra si arricciano; quando si mangia troppo dolce, si hanno dolori alle ossa e caduta di capelli”.
Inoltre, ogni sapore ha un’azione blandamente disperdente l’energia dell’organo a cui è correlato e, per contro, tonifica l’energia dell’organo antagonista. Il sapore, infatti, nutre la componente materiale dell’organo corrispondente. Nel fare ciò, però, necessita di un’attivazione energitica che gli consenta di divenire costituente di quellorgano. Per questo, l’energia dell’organo viene spesa per attivare il sapore: quindi ogni volta che si introduce il sapore, si disperde un po’ di energia.
Ad esempio, l’acido disperde l’energia del Fegato e tonifica l’energia del Polmone.
“I sapori hanno, inoltre, delle altre qualitàenergetiche in base alle quali possono spostare l’assetto generale Yin/Yang del’organismo verso uno dei due poli. Per questo vengono ulteriormente classificati a seconda della loro azione generale sull’organismo”
- Il piccante, sudorifero, dissipante, disperdente.
- Il dolce, diaforetico, aromatizzante, rilassante
- L’insipido, diuretico
- L’acido, astringente, evacuante, purgativo
- L’amaro, consolidante, evacuante, purgativo
- Il salato, purgativo.
I desideri alimentari sono spesso il modo in cui l’organismo cerca di far fronte a squilibri di cui soffre. E’ stato osservato che la preferenza di certi sapori è legata al fatto che la persona soffre di deficit specifici dell’organo a cui il sapore è correlato, secondo la legge dei Cinque Movimenti.
E’ un modo con cui la natura aiuta l’uomo a curarsi da solo.
Il problema nasce dalla nostra attuale diseducazione del gusto, dovuta al fatto che sempre di più i cibi, prodotti e confezionati dalla grande industria, condizionano e pervertono la valutazione di un sapore.
(Liberamente tratto da Dietetica nella Medicina Tradizionale Cinese, di Emilio Minelli)