Leptina%3A+tutti+la+vogliono+ma+non+funziona.+Ecco+perch%C3%A9
tecnologia-ambienteit
/leptina/amp/
Diete

Leptina: tutti la vogliono ma non funziona. Ecco perché

Pubblicato da
Anna Sepe
leptina
Ecco quali sono le funzioni svolte dalla leptina.

Probabilmente hai sentito parlare di un farmaco o di integratori di leptina in grado di farti perdere peso velocemente. Beh, la realtà è un po’ diversa!

La leptina è stata scoperta nel 1994 e ricerche successive hanno evidenziato che il tessuto adiposo del nostro organismo (cioè il grasso) non è una mera riserva energetica ma svolge anche un ruolo endocrino: produce ormoni detti adipochine.

Tra queste adipochine figura la leptina. Le adipochine prodotte dal nostro grasso comunicano con il sistema nervoso centrale inducendo cambiamenti metabolici (per esempio, aumento del metabolismo mediante la termogenesi) e anche comportamentali (inducendo l’individua ad alimentarsi o a mangiare di meno).

Sommario:

Che cos’è la leptina

Leptina: cos’è? E’ un ormone che regola l’assunzione del cibo e l’attività metabolica condizionando fortemente il peso corporeo.

La parola deriva dal greco “leptos” che significa proprio “magro/snello” è un’adipochina che, una volta raggiunto il cervello, agisce sui recettori dell’ipotalamo per indurre inappetenza. E’ stato osservato che la leptina svolge un ruolo fondamentale anche nella termogenesi, cioè nel mantenere costante la temperatura corporea.

I recettori che interagiscono con questo ormone si trovano soprattutto nelle regioni del cervello che controllano l’assunzione di cibo (neuroni del nucleo arcuato dell’ipotalamo).

La leptina è una molecola segnale e una volta che raggiunge il cervello porta il “messaggio” che le riserve di grasso sono sufficienti e così induce una riduzione dell’assunzione di cibo e un aumento dell’attività motoria e metabolica al fine di consumare più energia.

Come agisce sul metabolismo

Questa adipochina, da un lato spegne la fame e dall’altro aumento il consumo di energia. In che modo? Stimolando il sistema nervoso simpatico (cioè quello involontario).

  • Induce un aumento della pressione sanguigna
  • Aumenta il ritmo cardiaco
  • Stimola la produzione dell’ormone anoressigenico
  • Aumenta l’attività della termogenina (quindi dissipa il grasso in forma di calore corporeo)

Prima ti ho parlato di una regione del cervello detta “nucleo arcuato dell’ipotalamo”. Per capire come funziona la leptina devi immaginare questo “nucleo arcuato” come il centro nervoso della fame. Esso, infatti, regola sensazione di fame e senso di sazietà.

In questa “centralina” ci sono neuroni che stimolano l’appetito (oressigenici), cioè che ti inducono a mangiare. Ci sono anche neuroni che anoressigenici, cioè che eliminano il senso di fame. Quando l’ormone è in circolo nel sangue, esso va a inibire i neuroni oressigenici promuovendo l’attività di quelli anoressigenici. Tutto questo avviene a livello del “centro della fame dell’ipotalamo”.

La leptina dice al tuo cervello che hai abbastanza energia immagazzinata e che il tuo corpo può usarla in processi ad alto costo energetico come la produzione di calore. Il digiuno è il peggior nemico dei livelli di leptina perché quando questi si abbassano, al tuo cervello arriva un messaggio che dice “hei, non hai energia, conserva le tuo risorse, mangia e non bruciare calorie!”

Perché non funziona

Non tutti lo dicono ma ognuno di noi ha una soglia di tolleranza a questo ormone. Tale soglia è decisa da fattori genetici e dallo stile di vita che hai condotto fino a oggi.

Ti ho detto che questo ormone è prodotto dall’adipe (tessuto grasso) quindi per logica: più grasso = più leptina. Questo è vero. Le persone più grasse tendono ad avere livelli di questa adipochina più alti… allora perché non dimagriscono? Perché quei livelli sono sopra soglia, si è superata la tolleranza e la leptina non è più efficace.

E’ per questo motivo che il farmaco attualmente più ricercato non ti fa aumentare i livelli di tale ormone ma aumenta la sensibilità e la risposta innescata dal sistema nervoso centrale. Cioè, un farmaco davvero efficace andrebbe ad aumentare la soglia di tolleranza.

Leptina e grelina

Molto spesso si parla di leptina e grelina. Come la leptina anche la grelina è un ormone e anche la grelina funziona come molecola segnale. Il messaggio trasmesso dalla grelina, però, è opposto a quello della leptina.

Se la leptina spegne la fame e innesca un aumento delle attività metaboliche, la grelina agisce attivando i neuroni oressigenici, cioè quel centro nervoso che ti dice di mangiare di più.

Se il messaggio inviato dall’ormone leptina afferma: mangia meno e metabolizza di più. Il messaggio inviato dalla grelina afferma: mangia di più e metabolizza meno. Parliamo di due tipi di ormoni diversi che controllano la fame e hanno un impatto sul metabolismo.

Il nostro corpo funziona in modo sensazionale: così, ciascuno dei due ormoni inibisce la secrezione dell’altro. Quindi la leptina inibisce la produzione di grelina.

Dove si trova la grelina? Questo ormone è prodotto a livello gastrico quando l’apparato gastro-intestinale è a digiuno. La sua produzione è inibita dalla leptina o quando vi è uno stimolo di sazietà localizzato a livello intestinale (quando sei a pancia piena, durante l’assorbimento dei nutrienti che hai appena ingerito).

Bere molta acqua, per un periodo limitato di tempo, può “truffare” il tuo organismo e inibire la produzione di grelina così da non farti percepire lo stimolo della fame.

Leptina e insulina

Come la leptina e la grelina, anche l’insulina è un ormone che agisce sul nucleo arcuato (in centro della fame e della sazietà del nostro cervello). La quantità di insulina in circolo riflette sia la quantità di grasso sia il bilancio energetico corrente (cioè il livello di glucosio nel sangue).

L’insulina è un ormone che agisce su diversi tessuti ma in questa sede ti spiegherò solo la sua funzione a livello del sistema nervoso centrale. L’insulina inibisce l’appetito agendo sullo stesso centro dell’ipotalamo.

Come agisce l’insulina?
Inibiscono i neuroni oressigenici del nucleo arcuato (quindi evitano lo stimolo di fame) e al contempo stimolano l’attività dei nueroni anoressigenici con conseguente aumento della termogenesi e diminuzione dell’assunzione di calorie (soppressione dello stimolo della fame).

Le azioni dell’insulina e della leptina non sono completamente indipendenti. Per questo motivo le persone obese vanno sempre alla ricerca di cibo: il “centro nervoso” si comporta come se avesse a che fare con un organismo magro.

Adiponectina

Tra gli ormoni prodotti dal tessuto adiposo figura anche l’adiponectina che aumenta la sensibilità all’insulina. L’adiponectina è un ormone che esercita un’azione protettiva contro l’aterosclerosi e inibisce le risposte infiammatorie.

Da un punto di vista del peso corporeo, l’adiponectina modifica il metabolismo degli acidi grassi e dei carboidrati sia a livello muscolare che epatico. Nei muscoli e nel fegato stimola il catabolismo del glucosio, blocca la produzione di acidi grassi e la gluconeogenesi.

Cosa significa tutto questo? Svolge un ruolo opposto, cioè:

  • Inibisce il consumo di energia mediante l’attività motoria
  • Abbassa la termogenesi
  • Diminuisce la produzione degli ormoni tiroidei
  • Si mantiene strette le riserve di grasso

L’adiponectina stimola a livello dell’ipotalamo la secrezione di peptidi oressigenici, quelli che aumentano il senso di fame.

Leptina obesità

Può l’obesità essere il risultato di bassi livelli di leptina nel sangue e quindi essere trattata mediante un farmaco da iniettare direttamente in circolo? In realtà no. Un farmaco a base di leptina potrebbe essere più utile nel paziente in sovrappeso e non in caso di obesità. Il motivo?

Nelle persone obese il sistema di riconoscimento della leptina presenta dei difetti. Quindi, anche se i livelli ematici di leptina sono elevati, il problema risiede nella “centralina di controllo” che dovrebbe ricevere il messaggio.

In caso di obesità si viene a creare un sistema di resistenza alla leptina. Solo quando l’obesità è correlata a un difetto genetico dei geni OB (quelli responsabili della produzione di leptina) un farmaco a base di leptina può essere risolutivo. I casi di difetti genetici sono estremamente rari: nella gran parte di pazienti obesi il gene OB è intatto, quindi integratori di leptina farmaci a base di questo ormone sarebbero inefficaci per la presenza della resistenza. In altre parole, negli obesi si riscontra leptina alta ma questa non viene riconosciuta in modo efficace a livello del nucleo arcuato.

La resistenza alla leptina funziona come la resistenza all’insulina. Il cervello dell’obeso perde la sua capacità di controllare il peso corporeo quando l’elevata quantità di massa grassa persiste da molto tempo. Così, nonostante la leptina alta i centri nervosi non danno la risposta attesa.

Non solo regolazione del metabolismo e obesità. Ecco uno schema di come del ruolo che potrebbe avere questo ormone nella genesi di artrosi e artrite reumatoide.

Gli ormoni prodotti dal tessuto adiposo possono proteggerci o causare infiammazioni. Negli obesi e nei soggetti in sovrappeso la resistenza a questo ormone è stata correlata anche ad artrosi e artrite.

Leptina: integratori e dove si trova

Esistono integratori a base di leptina? A priva vista potresti dire di sì, ma se indaghi su ogni singolo integratore scoprirai che in realtà non è così. La leptina non si trova da nessuna parte, solo nel tuo circolo ematico (sangue) e nel tessuto adiposo (grasso, dove viene prodotta). Non esistono alimenti che contengono la leptina.

Gli integratori di leptina promettono di rendere la spesa energetica più alta e di controllare l’appetito. Nella realtà dei fatti, gli integratori di leptina non esistono anche se su altri portali troverai scritto l’esatto opposto. Quelli spacciati per integratori di leptina sono in realtà integratori che apportano diversi principi attivi per aumentare il metabolismo.

La leptina non si può assumere. E’ un ormone composto da circa 140 amminoacidi e se arriva nello stomaco viene digerita non arrivando mai al flusso sanguigno e quindi non raggiungerebbe mai intatta il tuo “centro della fame” (nucleo arcuato). Per questo non può essere assunta sotto forma di integratore.

Questi integratori hanno nomi fuorvianti. Possono avere un impatto sul metabolismo o ridurre il senso di fame ma non apportano l’ormone.

Se dovessi assumere leptina come una pillola o una compressa, sarebbe come mangiare pollo a pranzo: la digeriresti e nel tuo intestino andresti ad assorbire solo amminoacidi. I succhi gastrici del tuo stomaco la distruggerebbero. Gli integratori di leptina che trovi online hanno nomi fuorvianti: contengono ingredienti che si presume possano aiutare il metabolismo o indurre sensazione di sazietà.

E un farmaco esiste?

E sul fronte farmaci? Esiste un farmaco a base di leptina? Iniezioni di questo ormone sono state usate in ambito di laboratorio e ricerca. Allo studio vi è un farmaco che aiuta a perdere peso aumentando la sensibilità all’ormone.

Un farmaco studiato negli Stati Uniti e approvato dalla FDA nel 2014, si chiama Myalept (metraleptina o metreleptina), il principio attivo è un analogo ricombinante della leptina ed è risultato efficace nella perdita di peso. In Europa il farmaco è prodotto dalla Novelion o Aegerion. Attualmente il farmaco non è venduto in Italia e la Novelion sta effettuando trial su pazienti con disturbi metabolici. Quindi il pubblico a cui è rivolto il farmaco non è chi vuole dimagrire!

Altri farmaci analoghi non funzionano esattamente come la nostra adipochina ma sono dei soppressori dell’appetitoLeggi l’articolo sui sali minerali. Scoprirai che potassio e magnesio possono essere ottimi alleati nel contrastare la fame.

Come stimolarla

Come premesso non esistono alimenti che contengono la leptina, ne’ integratori e tantomeno un farmaco di facile reperibilità… tuttavia, ci sono cibi che ti aiutano a produrla e buone abitudini che ne mantengono una sana tolleranza. Insomma, non puoi assumere questo ormone ma puoi stimolarlo e renderlo efficace per dimagrire. In che modo?

  • Fai tre pasti regolari al giorno
  • Evita cibi grassi
  • Fai esercizio fisico
  • Bevi tantissima acqua, dico tantissima!
  • Il digiuno prolungato va evitato come la peste
  • Mangia sempre cibi diversi
  • Evita la vita sedentaria
  • Rispetta il tuo corpo e impara ad ascoltarlo, mangia solo quando hai davvero fame!
  • Assumi meno calorie di quante ne consumi, ma senza esagerare
  • Consulta un nutrizionista e un life coach per perdere peso e mantenerti in forma
  • Cerca gratificazioni alternative (coltiva hobby e interessi che davvero ti piacciono…)*
  • Evita dolci (la resistenza all’insulina genera resistenza alla leptina)
  • Mantieni sotto controllo livelli di colesterolo e trigliceridi
  • Assicura il tuo organismo le giuste ore di sonno e scandisci una routine sonno-veglia
  • Assicurati di ingerire buone dosi di sali minerali, soprattutto magnesio e potassio

Se credi di avere livelli troppo bassi, puoi fare delle analisi del sangue. Il test della leptina non è mutuabile e ogni centro clinico applica tariffe tutte sue.

Sappi che gli zuccheri ti fanno abbassare i livelli di leptina. La riduzione di trigliceridi e di glicemia aiuta a mantenere alti i livelli di leptina nel sangue mantenendoli ottimali in base alla tuo soglia di tolleranza.

Per maggiori dettagli: stimolare la leptina

Migliora il tuo bilancio energetico e aumenta il metabolismo

Ricorda che tutto dipende dal tuo bilancio energetico. Se ingerisci pochissime calorie rispetto a quelle che bruci, il tuo corpo cercherà di consumare poche energie. Al contrario, se fornisci una dose di calorie di poco inferiore a quella di cui il tuo corpo ha bisogno, perderai peso gradualmente e il tuo metabolismo si manterrà alto con una buona sintesi di leptina.

Se ti sembra difficile, sappi che tutto funziona come un circolo vizioso, la parte difficile è solo l’inizio, cioè l’instaurare una nuova routine che possa renderti più attivo e, di conseguenza, aumentare il tuo metabolismo e innescare quella cascata di reazioni biochimiche che rendono più efficaci i livelli di leptina nel sangue.

*La leptina funziona come un sistema di ricompensa

Il cervello si può “ingannare” in tanti modi. Le gratificazione personali e il condurre una vita gratificante, ti allontaneranno dal bisogno di mangiare e il cibo riprenderà il suo ruolo originale: quello della nutrizione. Purtroppo, spesso, usiamo il cibo per appagamento personale e non per una mera funzione nutrizionale e questo causa molti scompensi, compreso l’abbassamento della tolleranza a questo ormone nonostante venga regolarmente prodotto.

Pubblicato da
Anna Sepe