Il nostro pianeta è inquinato. Lo sappiamo noi, lo sa chi inquina, lo sanno i governanti, lo sanno tutti insomma. Ma per interessi, necessità e altri svariati motivi, smettere di inquinare non è immediatamente possibile. Eppure sapere che i due terzi dell’inquinamento globale atmosferico prodotto dall’alba della rivoluzione industriale deriva solamente da 90 compagnie, dà da pensare.
Un’analisi infatti traccia come i principali responsabili dell’inquinamento del nostro pianeta in realtà siano ben pochi, quasi tutti facenti parte del business di petrolio, gas e carbone, e ancora meno sono i responsabili decisionali, quelli che gestiscono, ordinano o firmano, un gruppo di persone che potrebbe entrare tutto su un autobus.
Quest’analisi (pdf scaricabile qui, in inglese) ci mostra come la metà delle emissioni di CO2 e metanostimate in questo lungo arco di tempo siano in realtà state prodotte solamente negli ultimi 25 anni, portando così i cambiamenti climatici di cui noi tutti ormai siamo consapevoli; il 30% di tutte queste emissioni è, inoltre, appannaggio delle prime 20 compagnie in lista.
Come detto prima, di queste 90, 83 fanno parte del campo “combustibili fossili” mentre le 7 rimanenti si occupano della produzione del cemento. E il problema è che di combustibili fossili, quindi petrolio, gas o carbone, il pianeta ne ha ancora gran quantità a disposizione, quindi proseguire con questa politica di sfruttamento insensato di queste risorse non può che portare ad un inasprimento dell’inquinamento.
Scendendo un po’ nel dettaglio, 50 di queste sono in mano ad investitori e sono principalmente compagnie del settore petrolifero come Chevron, Exxon, BP o produttori di carbone come BritishCoal Corp, Peabody Energy e BHP Billiton. Sono statali, invece, 31 su 90, come la Saudi Aramco(Arabia Saudita), Gazprom (Russia) o Statoil (Norvegia)
Al Gore, ex vicepresidente USA e ora strenuo ambientalista, ha accolto molto positivamente questa ricerca e si auspica che non siano solo i governi ad agire sui cambiamenti climatici.
“Questo studio è un cruciale passo in avanti per capire l’evoluzione della crisi climatica. Il settore pubblico, come quello privato, deve fare quello che è necessario per fermare il riscaldamento globale,” ha detto Gore al Guardian. “Quelli che, storicamente, sono i responsabili per l’inquinamento della nostra atmosfera hanno dei chiari obblighi nel fare parte della soluzione.”