Un antiparassitario naturale fatto in casa molto efficace sia sulle piante è rappresentato dal macerato d’ortica! Avere un giardino con piante floreali e da frutto oppure con il prato comporta molta cura e manutenzione; malattie fungine e parassiti possono infatti mettere a rischio la salute e la stessa sopravvivenza di tutto ciò che stiamo coltivando.
Alcune specie di piante (quali per esempio patate, pomodoro, tabacco, melanzane, peperoni) per prevenire l’attacco degli afidi secernano una sostanza volatile molto simile a quella che gli afidi emettono in presenza di pericolo, provocando il loro allontanamento. Da queste osservazioni è nata l’idea di realizzare preparati vegetali ad hoc per la difesa delle piante, un impiego oggi riscoperto dall’agricoltura biologica. Possiamo pertanto ricorrere all’impiego di antiparassitari naturali: è il caso dell’aglio, del’ortica dell’equiseto sotto forma di macerato, di decotto o d’infuso…….. ma sono solo alcuni esempi di rimedi completamente naturali. Vediamo nel dettaglio come realizzare un macerato d’ortica e come possiamo impiegarlo sulle piante.
L’ortica è tra le piante maggiormente impiegate per la preparazione di antiparassitari naturali grazie all’elevata presenza di acido salicilico e di acido formico. Il periodo migliore per raccogliere l’ortica dall’inizio dell’estate fino ad agosto, primo della formazione dei semi; possiamo anche raccogliere le piante di ortica nel periodo più favorevole e farle essiccare per poi utilizzarle al momento del bisogno.
Per la preparazione basta utilizzare la pianta senza radici, nella quantità di un chilogrammo di pianta fresca oppure di 200 grammi di pianta secca per ogni 10 litri di acqua. ecco come procedere:
Indicazioni utili: per neutralizzare l’intenso odore emanato dal preparato durante la fermentazione possiamo aggiungere una manciata di litotamnio o qualche foglia di angelica
Nella foto in basso: prima e dopo il processo di macerazione
Per l’impiego basta ricorrere a un nebulizzatore o una pompa a spalla e spruzzare il liquido sull’intera pianta infestata bagnandola bene, compresi i fusti e le pagine inferiori delle foglie: il trattamento va eseguito la mattina presto o verso sera. In caso di pioggia il trattamento va ripetuto appena la vegetazione si è asciugata. I trattamenti curativi vanno ripetuti a distanza di 3-5 giorni uno dall’altro per almeno 2 settimane
C’è anche il semimacerato, detto anche “macerato in fermentazione”(macerazione di 24 ore), che può essere impiegato nella lotta agli afidi e cocciniglie in trattamenti distaziati di 3 giorni.
Indicazioni utili: non utilizzare il macerato sui cavoli e su tutte le altre crucifere, dato che il suo intenso odore attira la cavolaia, sugli ortaggi e sulla frutta destinata alla conservazione in particolare zucche e mele; mentre i trattamenti effettuati sul pomodoro e sul cetriolo vanno effettuati solo al terreno per evitare l’insorgere di infezioni.
Per evitare danni alle api dato che per loro risulta leggermente tossico non irrorare mai sui fiori di alcuna pianta oppure usare solo poco prima o poco dopo la fioritura.