Al pomodoro abbiamo dedicato diversi approfondimenti nel corso degli ultimi giorni, e torneremo ad occuparci di lui anche nelle prossime settimane.
Intanto, oggi vogliamo integrare i contenuti che abbiamo avuto modo di esporre la scorsa settimana, proponendovi un approfondimento che dovreste tenere sempre bene a mente se volete garantire delle discrete speranze di successo alla vostra pianta. Ovvero: quali sono le principali malattie del pomodoro? E come poter rimediare prima che sia troppo tardi?
Cerchiamo di saperne di più, donando al vostro orto un miglior benessere. Se invece volete recuperare le nostre “puntate” precedenti, vi consigliamo di dare uno sguardo alla nostra guida sulla coltivazione dei pomodori, e alla potatura dei pomodori.
Entriamo subito nel vivo del nostro approfondimento, andando a conoscere una delle più comuni malattie del pomodoro, conosciuta diffusamente con il nome di ruggine.
La ruggine è riconoscibile per la presenza di macchie nere sulle foglie, che – se non tratte tempestivamente – finiscono con il “contagiare” anche gli steli e, dunque, i frutti, portandoli a marcire.
Pertanto, nella vostra cura quotidiana dell’orto date uno sguardo alle foglie della pianta del pomodoro. Se notate delle macchie nere o marroni, potete agire con un apposito fungicida, che andrebbe applicato una volta ogni due settimane sulla pianta. Se invece le macchie nere hanno già invaso steli e frutti, c’è probabilmente poco da fare, e non vi rimarrà che tagliare le parti malate della pianta prima che la patologia possa espandersi altrove.
Ad ogni modo, non disperate. Innanzitutto la ruggine impiega molto tempo prima di uccidere definitivamente la vostra pianta: ne deriva che – a meno che non siate molto trascurati – riuscirete certamente a individuare questa malattia e, di conseguenza, prendere gli opportuni accorgimenti.
Se inoltre non volete adottare dei rimedi chimici, a base di sostanze fungicide, potete cercare di trovare la vostra soddisfazione e il benessere del pomodoro con dell’aglio: fate bollire tre teste in 10 litri di acqua e versate direttamente nel terreno della pianta che è stata attaccata dalla ruggine. In alternativa, per poter disinfettare il terreno potete usare 500 grammi di foglie di ortica a mollo in 5 litri di acqua per 24 ore.
Tra le malattie più diffuse nelle piante di pomodoro c’è sicuramente la peronospora, una malattia fungina che si manifesta soprattutto in quegli ambienti in cui c’è un eccesso di umidità. Anche in questo caso, riconoscerla è abbastanza semplice, anche perché ha alcuni aspetti che sono opposti a quelli della ruggine: le foglie della pianta andranno infatti a riempirsi di macchie bianche, mentre sui pomodori le macchie (come la ruggine) diventeranno scure.
Anche in questo caso, prima che sia troppo tardi potete fare tanto per poter salvare la vostra pianta del pomodoro. Ferma restando l’opportunità di acquistare un apposito fungicida, generalmente in grado di includere tra i suoi ingredienti anche il rame, i rimedi naturali sono sempre quelli legati alla presenza di disinfettanti naturali come l’aglio e l’ortica, o l’equiseto.
Tenente però in considerazione che di norma i rimedi naturali si rivelano piuttosto efficaci in senso preventivo e quando la manifestazione della peronospora è alle prime fasi, mentre se l’intervento della malattia è già in stato avanzato, occorrerà procedere con azioni più radicali come il taglio della pianta malata e l’uso di fungicidi chimici.
Tra i problemi principali che la vostra pianta di pomodoro potrebbe trovarsi a dover affrontare nello sviluppo della propria esistenza, un cenno è sicuramente ascrivibile agli insetti che possono purtroppo infestare con tenacia il nostro ortaggio.
Uno di questi – probabilmente, riferendoci al pomodoro – il più famoso – è la Nezara Viridula, o cimice del pomodoro, un piccolo insetto che ama infestare foglie e frutti della nostra pianta, andando a creare delle situazioni di necrosi localizzate, foglie secchie e altri elementi particolarmente riconoscibili.
Il rimedio naturale più importante contro questo genere di infestazione è a base di estratto di piretro.
Parliamo ora di un altro nemico tipico delle nostre piante di pomodoro (e non solo), la muffa. Generalmente riconoscibile dalla presenza di macchie marroncine presenti su entrambi i lati della foglia, la muffa grigia, o Botrytis cinerea, o botrite, è una malattia grave che è favorita dagli ambienti particolarmente caldi e umidi, e che meriterebbe di essere trattata con particolare incisività prima che vada a nuocere in modo definitivo sulla pianta, determinando disseccamento delle foglie e morte.
Per quanto concerne il trattamento di questo serio problema, il nostro suggerimento è quello di rimuovere le porzioni che sono già colpite, e irrorare la pianta con un buon fungidica, anche in questo caso a base di rame. Se invece avete l’opportunità di ottenere una diagnosi specifica su questo problema, potete acquistare appositi antibotritici, prodotti che sono in grado di puntare direttamente al “nemico” in questione, la botrite.
Attenzione, però: contrariamente ai prodotti fungicidi “generici”, gli antibotritici sono invece spesso somministrati da personale specializzate e, dunque, per poterli usare in autonomia occorrerà disporre di apposito patentino, trattandosi di fitofarmaci a tutti gli effetti. In altri casi invece gli antibotritici possono essere acquistati in maniera più semplice, e senza dover soddisfare altri requisiti.
E voi che ne pensate? Avete mai dovuto fronteggiare queste malattie del pomodoro? Ci sono dei rimedi naturali che volete condividere con tutti noi e con i nostri lettori?