Malattie dell’olivo: l’elenco completo delle malattie degli ulivi, correlato da immagini su come riconoscerle e consigli per il trattamento e la prevenzione. Dall’occhio di pavone alla mosca olearia, dalla rogna dell’olivo fino ai parassiti che colpiscono foglie, rami e tronco.
La pianta di olivo può essere attaccata da circa 50 specie di insetti, non mancano poi malattie legate a microrganismi come batteriosi, virosi e malattie fungine. In questa pagina non possiamo passare a setaccio tutti i parassiti degli ulivi, ma possiamo mostrarti quelli più comuni.
Come premesso, delle circa 50 specie di insetti dell’olivo, quelli più frequenti sono:
Vi sono poi altri insetti meno visibili ma che causano sintomi quali:
Solo le piante di ulivo più giovani possono essere attaccate dalla tignola verde (Palpita unionalis) e dall’oziorrinco (Otiorrhynchus cibricollis). Iniziamo dall’insetto dell’olivo più temuto, la mosca dell’olivo.
I danni della mosca dell’olivo sono causati dalla femmina in ovodeposizione. Le femmine, infatti, quando depongono le uova pungono le olive in fase di sviluppo. In genere le olive più colpite sono quelle più grosse. Le punture sulle olive, tipiche di questa mosca, hanno forma triangolare. Il trattamento contro la mosca olearia si esegue dalla primavera fino al termine dell’estate. Tutti i rimedi su come eliminare la Bactrocera oleae (mosca dell’ulivo) sono stati descritti nella pagina di approfondimento: mosca olearia.
Tra gli altri parassiti pianta dell’olivo la tignola è temuta per i danni causate sui fiori, sui frutti e anche sulle foglie! L’adulto è una farfallina lunga 6-8 mm, presenta ali anteriori di colore grigio perla e macchie nere a contorni irregolari e ali posteriori più chiare con margini frastagliate. La larva si sviluppa fino a 7- 8 mm. Questo insetto dell’olivo svolge diversi danni.
La cascola delle olive non è l’unico danno causato dalla tignola. Se noti un olivo con foglie accartocciate o se cerchi un insetto che mangia foglia di olivo, sappi che tra l’autunno e l’inverno le larve ben sviluppate iniziano a scavare gallerie nelle foglie e mangiano i germogli fino a raggiungere l’apice dei rami d’ulivo. I danni causati dalle larve di tignola sulle foglie delle piante di olivo non hanno rilevanza, ma in autunno possono metterti in guardia e farti eseguire interventi mirati fino dalla successiva primavera. Nella fase fitofaga, la pianta di olivo può apparire con foglie secche, foglie mangiate o foglie gialle.
Il trattamento alla tignola dell’ulivo si esegue con più successo con lotta biologica. La lotta biologica è legata all’uso di insetti entomofagi predatori (Rincoti Antocoridi, Ditteri Silfidi e Neurotteri Crisopidi) si possono usare anche parassitoidi, in alcuni casi il Bacillus thuringiensis, lo stesso usato contro la piralide del bosso.
Sono efficaci anche pesticidi a base di fosforganici ma meglio evitarne l’uso per l’elevata tossicità.
La cocciniglia nera attacca soprattutto piante di ulivo che non hanno ottenuto una corretta potatura o che sono state eccessivamente concimate. I sintomi sono legati alla sottrazione della linfa, ma soprattutto allo sviluppo di fumaggine.
Come riconoscere la coccignilia mezzo grano si pepe? Presta attenzione alle foglie e ai rami. Le infestazioni interessano i rami, i rametti e la pagina inferiore delle foglie, dove le cocciniglie in fase di sviluppo si localizzano lungo la nervatura principale.
Come curare le malattie dell’ulivo? In caso di cocciniglia si esegue un trattamento con olio bianco. In realtà, alcuni consorzi agrari propongono anche prodotti a base di fosforganici ma sono molto tossici, quinti ti sconsigliamo l’uso.
Per prevenire la cocciniglia basta eseguire potature puntuali e concimazioni azotate più discrete.
La cocciniglia nera è annoverata anche tra i parassiti degli agrumi, se noti la cocciniglia sugli olivi, meglio intervenire con una potatura preventiva anche sulle tue piante di agrumi.
La fumaggine dell’olivo è una malattia “di conseguenza”, generalmente causata da altri insetti succhatori che nutrendosi della linfa della pianta producono melata. Oltre la cocciniglia, anche gli afidi possono essere responsabile della formazione della fumaggine. La melata attira la mosca dell’olivo ma causa soprattutto la formazione di fumaggine.
Se noti foglie ricoperte da fumaggine, sappi che dovrai eseguire una più attenta potatura al fine di arieggiare e far penetrare luce e sole su tutti i rami della pianta. Le foglie ricoperte dalla fumaggine dell’olivo causano un rallentamento della fotosintesi e una produzione di olive scarsa.
Anche la metcalfa (Metcalfa pruinosa) può causare fumaggine dell’olivo ma in questo caso le foglie dapprima appariranno con una “muffa bianca” che in realtà non è muffa ma si tratta di secrezioni cerose prodotte dall’insetto. Se noti le foglie ricoperte da una patina bianca, si tratta di questo parassita dell’olivo.
Si chiamano Liothrips oleae, pidocchi neri dell’olivo. Questi insetti di appena 2 mm si nutrono della linfa delle foglie. Se noti un olivo con foglie accartocciate sappi che probabilmente si tratta di questo o di altri parassiti pianta dell’olivo come la tignola, anche se in caso del pidocchio le foglie oltre che accartocciate si mostrano deformi e le olive prodotte sono di dimensioni ridotte.
Tra gli altri parassiti che si mangiano le foglie dell’olivo, oltre quelli già citati (larve di tignola) possiamo parlare di altri insetti dannosi come la piralide dell’olivo o margaronia dell’olivo (l’adulto si nutre di foglie, quindi noterai foglie mangiate, erose e spezzate) e l’Oziorrinco, un insetto grosso che strappa le foglie.
In genere si consiglia di intervenire con prodotti specifici in base al parassita ma in realtà, il mercato offre solo insetticidi ad ampio spettro. In commercio puoi trovare degli insetticidi a base di piretro, perfetti per trattare tutti le malattie citate fatta eccezione per la cocciniglia. La cocciniglia può essere trattata con olio bianco. Importantissime sono le potature a scopo preventivo contro pidocchi, cocciniglia dell’olivo e fumaggine.
Dopo aver parlato degli insetti parassiti, passiamo a rassegna quelle che possono essere le malattie dell’ulivo vere e proprie, causate da microrganismi di origine fungina o batterica.
Sintomi visibili: sulle foglie compaiono macchie rotondeggianti di 10 mm, caratterizzate da cerchi concentrici policromatici (dal giallo al bruno). Questi cerchi prendono il nome di occhio di pavone. Le foglie colpite cadono. Sulle olive in sviluppo si formano, invece, puntini neri o macchioline infossate. Anche i rami degli ulivi possono mostrare sintomi, caratteristici puntini neri.
Si interviene quando si nota che l’occhio di pavone è presente sulle foglie. Si possono usare prodotti rameici (poltiglia bordolese), ammessi in agricoltura biologica, o fare un trattamento a base di ditiocarbammati. Si consiglia di eseguire un trattamento tra febbraio e aprile e l’altro verso il mese di ottobre.
La rogna dell’olivo è una malattia causata dal batterio Pseudomonas savastanoi. Attacca rami, foglie e radici ma può manifestarsi anche su tronco e frutti. Per questo, molti la identificano come malattia del tronco dell’ulivo.
I sintomi vedono la presenza di deformazioni o maculature, con la formazione di tubercoli screpolati, duri e bruni, appaiono anche infezioni oppure traumi causati dall’indebolimento della struttura. I rimedi contro la rogna dell’olivo prevedono un trattamento di tipo preventivo. Anche in questo caso è importante agire con la potatura eliminando i rami infetti, le ferite e i danni sul tronco vanno trattati con cicatrizzanti per piante. Inoltre bisognerà eseguire un trattamento contro la Dacus oleae, si tratta di un insetto dell’ulivo “innocuo in sé” ma che trasporta questo batterio.
Anche l’occhio di pavone e gli insetti fitofagi dell’olivo possono causare foglie gialle. Se non hai individuato nessuno degli insetti che attaccano l’olivo citato in precedenza, le foglie gialle possono essere causate da scompensi nutrizionali. Le foglie gialle sono comuni soprattutto in caso di coltivazione dell’olivo in vaso.
L’olivo in vaso è più difficile da sostenere e ha bisogno di tre concimazioni all’anno con concime universale dal buon apporto NPK. Il concime va somministrato a febbraio, a giugno e a settembre. Scegli un concime a lenta cessione, sono facili da trovare dal vivaio così come in un garden center o su Amazon. A “questa pagina Amazon” puoi trovare un ottimo concime universale (NPK 16-7-15 + 2 – 22) arricchito con microelementi, perfetto per concimare l’olivo in vaso.
Inoltre, se sei un neofita, devi sapere che l’olivo con foglie gialle può essere la norma. Nel mese di settembre, le foglie degli ulivi iniziano a ingiallire e a cadere. E’ vero che l’olivo è una pianta sempreverde ma è altrettanto vero che ha bisogno di un ricambio di foglie. Il ricambio avviene gradualmente.
Le foglie gialle possono essere causate anche da irrigazioni eccessive. L’olivo in vaso, a differenza di quanti molti possono pensare, va irrigato raramente, solo quando il terreno è asciutto.
Come hai visto, molte malattie dell’olivo si possono prevenire con la semplice potatura. Il periodo migliore per potare l’olivo cade dopo il raccolto che può essere dicembre fino a fine aprile. In casi di emergenza come fumaggine o altre malattie in corso, si può intervenire in qualsiasi periodo dell’anno.
In estate, tra agosto e settembre, puoi eseguire una potatura eliminando i polloni. Questo ti aiuterà ad arieggiare la pianta che sarà meno suscettibile a determinati parassiti e malattie.
Olivo o ulivo:
piccola curiosità, si dice olivo o ulivo? In questa pagina dedicata alle malattie dell’olivo ho usato indiscriminatamente i termini ulivo e olivo, e ancora uliveto e oliveto, ma sono davvero equipollenti? Sì. Anche seconda la Crusca e il Nuovo dizionario universale della lingua italiana non c’è alcuna differenza tra olivo e ulivo così come per il frutto dove sono accettati in modo indiscriminato sia oliva che uliva.