Nei pressi di Seoul, in Corea del Sud, si tiene il “Festival della Carne di Cane“, un evento che dura tre giorni. I cani vengono serviti alla brace e le zampe fatte al vapore. Come possono le associazioni animaliste sopportare questo?
Non lo sopportano, infatti, chi lotta per i diritti degli animali ogni anno si trova a protestare contro le pellicce, contro gli esperimenti su animali ma anche contro l’usanza di mangiare cani e gatti.
Lo scorso 17 Aprile 2011, a Pechino, è stato individuato un camion che trasportava 500 cani da macello. Cani destinati all’industria alimentare. Il Festival della Carne di Cane è solo un esempio, gli organizzatori del festival avevano uno scopo ben preciso: mostrare il lato positivo del settore della carne di cane.
Si chiama “Boshintang” ed è definita una “leccornia” da gustare in estate, è un piatto sud coreano e consiste in Zuppa di Cane. Il Wall Street Journal la descrive come una pietanza
“consumata regolarmente da un discreto numero di persone. E’ consumata più frequnetemente in estate ma è disponibile tutto l’anno. E’ mangiata più dagli uomini che dalle donne. Si dice che il Boshintang possegga delle qualità che migliorano le performance”
Il Festival della Carne di Cane solleva una domanda, che male c’è? “si mangiano conigli, polli, vitelli e capretti… che male c’è a mangiare cani? Solo perché non è un’usanza occidentale, solo perché non è una cosa nata negli USA, non vuol dire che è sbagliata“.
Durante i Giochi olimpici del 1988 a Seoul e per i mondiali FIFA del 2002 i ristoranti che vendono carne di cane sono stati costretti a tenere chiuso temporaneamente per non dare una cattiva impressione della Korea del sud.
I cani abbaiano e piangono dietro alte recinzioni, spesso rosicchiano il fil di ferro delle loro gabbie e perdono sangue dalla bocca. I gatti sono rinchiusi in box più piccoli e sono ugualmente ammassati. E’ uno scenario pietoso, il lato peggiore è che non si tratta di un negozio di animali, è il mercato della carne di Guangzhou, una città del Sud della Cina, dove mangiare cani è gatti è una pratica comune.
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Nel centro di Guangzhou vi è il Dog Meat Restaurant del Han River, qui gli ospiti possono leggere nel menu voci come zuppa di cane, bistecca di cane, cane con tofu e braciole di cane. I ristoranti locali potrebbero trovarsi una specialità alternativa, anche se i sostenitori dell’industria della carne di cane affermano che questa carna fa bene alla salute e al metabolismo e tutti sono liberi di decidere cosa mangiare e cosa non mangiare.
Parlare di libertà in Stati come la Cina è una cosa di pessimo gusto. Dopo numerose pressioni dagli attivisti animalisti, il governo cinese sta considerando di rendere il commercio di carne di cani e gatti, una cosa illegale. Il professore Chang Jiwen dell’Accademia Cinese di scienze sociali, è tra i più attivi sostenitori di questa legge.
“I gatti e i cani sono amici fedeli degli esseri umani”, ha affermato il professore cinese Chang Jiwen, “Il divieto di mangiare questa carne, farebbe raggiungere alla Cina un maggior livello di civiltà“
Durante le Olimpiadi di Pechino, il governo, per evitare di turbare i visitatori occidentali, decise di far sparire la carne di cani e gatti dal mercato. La carne fu bandita solo per il periodo dei Giochi ma subito dopo tornò sul mercato. Il divieto di mangiare carne di cane e di gatto dovrebbe far parte di un disegno di legge più ampio che prevede altre clausule per garantire i diritti degli animali.
Il disegno di legge prevede delle penali che vanno da 15 giorni di carcere e multe che arrivano fino a 73.500 dollari. Purtroppo però la proposta di legge è stata fatta prima del 2010 e ad oggi, a distanza di circa 2 anni, non si sono ancora visti risultati se non quelli ottenuti dai piccoli manifestanti animalisti.
La carne di cane, più di quella di gatto, rappresenta una tradizione culinaria per la Cina ma anche per la Corea. La carne di gatto non è molto diffusa in Korea ma lo è in Cina e nel Vietnam. I venditori di carne hanno una versione del tutto diversa da quella di Chang Jiwen, è vero, cani e gatti sono amici fedeli, infatti “non bisogna mangiare il cane che si ha in casa“, afferma Pan ai giornalisti della CNN americana. Pan è un macellaio cinese che afferma “non si devono mangiare cani e gatti domestici ma cani e gatti appositamente allevati per l’industria alimentare“.
La gran parte di cani e gatti sono allevati appositamente, ma lo stesso Pan afferma che c’è la possibilità che anche cani rubati o randagi possano finire nel menu di un ristorante cinese. Secondo l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, dalla proposta di legge all’effettiva applicazione, potrebbe passare più di un decennio.
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Pertanto le petizioni che si trovano online e che riferiscono al consumo di carne in Cina non sono molto affitabili; qualcosa si può fare per la Korea del Sud, dove il commercio di carne canina è già sulla buona strada dell’illegalità ma purtroppo, questa cruenta tradizione culinaria, va avanti:
–Fermiamo l’uccisione dei Cani della Corea del sud (la petizione più affidabile trovata nel web)