Marmo di Carrara, i segreti di questo minerale prezioso
Pubblicato da
Vincenzo Rea
10 mesi fa
Scopriamo come l’estrazione e la lavorazione del marmo di Carrara ha influenzano l’ambiente circostante e la salute dei lavoratori, e quali misure possono essere adottate per mitigare questi impatti.
Il territorio di Massa Carrara ha una storia complicata e ricca, in cui l’estrazione del marmo di Carrara ha giocato un ruolo predominante. Questo “oro bianco” ha plasmato la regione per secoli, dalle opere d’arte rinascimentali ai moderni grattacieli. Tuttavia, l’industrializzazione ha portato a un’estremizzazione degli impatti sull’ambiente e sulla comunità locale.
L’escavazione del marmo ha subito cambiamenti significativi nel corso dei secoli. Dall’uso di esplosivi all’adozione del taglio con filo diamantato, il processo ha reso necessario demolire intere sezioni di montagna per accedere alle riserve di marmo.
Questo ha portato a un’imponente alterazione del paesaggio, con cave a cielo aperto che dominano l’orizzonte. Questa trasformazione ha anche influito sul settore turistico locale, con un impatto negativo sullo sviluppo economico della regione.
Il trattamento dei rifiuti
Un aspetto spesso trascurato è il trattamento dei rifiuti generati durante il processo di taglio del marmo. La “marmettola“, una polvere sottile derivata dal taglio, contiene tracce di materiali nocivi e oli lubrificanti.
Questi rifiuti, spesso abbandonati alla base delle cave, minacciano la qualità delle acque superficiali e sotterranee. L’intorbidimento delle acque può rendere i punti di prelievo non più idonei alla filtrazione per la produzione di acqua potabile, aumentando il rischio di contaminazione e alluvioni durante le precipitazioni intense.
Un altro impatto significativo è sulla salute dei lavoratori e degli abitanti locali. L’inalazione di polveri di marmo può causare gravi malattie polmonari, come la silicosi, compromettendo la qualità della vita e aumentando il rischio di insufficienza respiratoria.
L’inquinamento della fauna locale
Nonostante le misure di sicurezza introdotte, come l’utilizzo di mezzi coperti durante il trasporto e l’uso di dispositivi di protezione individuale, i rischi per la salute persistono.
Inoltre, l’estrazione del marmo ha un impatto diretto sulla biodiversità locale. La distruzione degli habitat naturali per la fauna locale minaccia la diversità biologica della regione. Gli alvei nei corsi d’acqua, essenziali per molti organismi acquatici, vengono spesso seppelliti dalla marmettola, riducendo la disponibilità di habitat e influenzando negativamente la catena alimentare locale.
Quindi possiamo purtroppo confermare che l’estrazione industriale del marmo di Carrara ha causato impatti significativi sull’ambiente e sulla comunità locale. È fondamentale trovare un equilibrio tra l’attività economica e la conservazione dell’ambiente, implementando pratiche sostenibili e investendo in tecnologie più pulite. Solo così si potrà garantire un futuro sostenibile per questa regione ricca di storia e bellezza naturale.