Massacrato e ucciso il cane che comprava il giornale al padrone

cane giornale

La brutalità umana nei confronti degli amici a quattro zampe non ha limiti, stavolta è toccato a un meticcio a pagarne le spese. Durante la notte nella centralissima via Cagliari di Assemini  è stato prima torturato, poi massacrato e infine impiccato davanti al negozio di prodotti per animali. È stato notato alle prime luci dell’alba da alcuni passanti che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. La Polizia locale intervenuta sul posto ha chiamato l’azienda di smaltimento per trasportare il corpicino del povero cagnolino all’isola ecologica.

Le indagini però non si fermano, si cerca di capire quale sia il movente. Perché una creatura innocua è stata vittima di un gesto così brutale? Non è escluso che si tratti di un macabro divertimento dei fracassoni della notte, magari in preda ai fumi d’alcol. Nei prossimo giorni, ci saranno ulteriori sviluppi sperando che le telecamere della zona possano essere utili a intensificare i balordi.  Chi conosceva il cagnolino racconta che fosse di un’intelligenza straordinaria, andava tutte le mattine all’edicola ad acquistare il giornale al suo devoto padrone. Un gesto visto migliaia di volte che da qualche tempo a questa parte imitava facilmente. Ieri sera, come d’abitudine  è uscito di casa ma è incappato nelle persone sbagliate. Stamane, in tanti hanno pianto il vispo animaletto, “Non aveva la parola ma si faceva capire perfettamente”, scrivono sul web.

Intanto l’allarme è stato lanciato su diverse pagine animaliste Facebook  per evitare che il fataccio non passi inosservato: “La bestialità dell’uomo non ha limiti”, commenta Filippo Serra, vice presidente del consiglio comunale e promotore dell’associazione animalista nata all’indomani dell’iniziativa dell’ex presidente provinciale  Graziano Milia che consentì il libero accesso al Palazzo Regio al cane randagio che da quelle parti aveva trovato casa. Una delibera per adottare un cane randagio ha dato impulso a tante altre iniziative nell’area vasta. “Siamo arrivati alla tredicesima manifestazione di raccolta fondi per poi devolverli alle associazioni e ai proprietari di animali in difficoltà – precisa il coordinatore degli amici a quattro zampe, Emanuele Corda – dopo un anno di attività in Internet adesso è giunto il momento di passare alla realtà. Il primo passo è quello di trovare coloro che hanno ucciso quella povera bestiola”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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