Messo a punto il processo per ottenere dal sole inchiostri di nanoparticelle fotovoltaiche da impiegare nelle celle solari.
solare fosse completamente autosufficiente, vale a dire in grado di autoprodursi i materiali fotovoltaici necessari? Quello che per molti potrebbe essere solo un’utopia, all’Università dell’Oregon è già realtà. Gli scienziati del dipartimento di ingegneria chimica dell’ateneo americano hanno messo a punto un nuovo processo che sfrutta il sole per produrre materiali di grado solare da impiegare nei dispositivi fotovoltaici. “Questo approccio dovrebbe funzionare in maniera ottimale ed è, inoltre, completamente eco-friendly”, afferma Chih-Hung Chang, autore principale dello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Advances RSC.
Il lavoro si basa sull’uso di un microreattore a “flusso continuo” capace di produrre inchiostri di nanoparticelle. Attraverso il nuovo processo, la luce solare viene focalizzata sul microreattore che si riscalda rapidamente, pur consentendo un controllo preciso della temperatura. In questi esperimenti, spiegano i ricercatori, la luce è stata prodotta artificialmente, ma il processo potrebbe essere eseguito tranquillamente con luce solare diretta. “Il nostro sistema è in grado di sintetizzare materiali energetici in pochi minuti rispetto ad altri processi che potrebbero richiedere dai 30 minuti alle due ore”, ha commentato Chang. Nel dettaglio gli scienziati hanno prodotto un inchiostro di rame indio diseleniuro (noto come CIGS) ma con lo stesso processo si potrebbe ottenere anche il solfuro di zinco rame stagnato (CZTS), entrambi componenti low cost del fotovoltaico a film sottile. Secondo gli scienziati i progressi ottenuti grazie a questa scoperta potranno presto permettere di abbattere il costo dell’energia solare, velocizzando i processi produttivi e azzerando qualsiasi impatto sull’ambiente.