Negli Stati Uniti sono numerose le grandi metropoli che stanno mettendo in atto piani per contenere i danni provocati dal cambiamento climatico. Eventi come gli uragani infatti stanno diventando sempre più frequenti e per questo è necessario prendere provvedimenti.
Ida è passato sulla costa Est degli USA causando molti danni e anche numerose vittime, ma questo è solo l’ultimo dei numerosi uragani che si abbattono nel continente. Per questo città come Miami stanno cercando di ridurre le conseguenze della crisi climatica pensando a piani specifici da attuare in tempi brevi.
In molte metropoli degli Stati Uniti si sta pensando a come ridurre i danni causati dalla crisi climatica. Gli uragani e gli altri eventi avversi di questo tipo sono infatti sempre più frequenti e causano grandi danni. Le violente perturbazioni quindi non sono una cosa affatto rara e di conseguenza è necessario cercare di contenerle il più possibile per ridurre i danni a cose e persone.
La città di Miami è in grande pericolo dal momento che gli esperti ritengono che le acque dell’Oceano Atlantico si alzeranno di 30 cm entro il 2040. Per colpa dell’erosione delle coste, provocata dal fatto che si è costruito fin sulla riva, la metropoli è quindi in serio pericolo.
Proprio per tale motivo sono numerosi i cittadini della ridente metropoli che stanno abbandonando i grattacieli e le ville vicino alle spiagge. Queste persone benestanti si trasferiscono in zone dell’entroterra molto meno abbienti e di conseguenza si assiste a un fenomeno chiamato.
Per migliorare la situazione a Miami e ridurre il problema dell’erosione della costa, nella città si sta ragionando sulla realizzazione di una struttura a nido d’ape. Tale struttura avrà lo scopo di frenare l’accesso dell’acqua ed evitare che le onde invadano l’entroterra. Per realizzare tale struttura si utilizzeranno materiali ecosostenibili, infatti sopra ci sarà della vegetazione. Questa avrà la funzione di imitare le mangrovie.
Questo progetto, ideato dal Laboratory for Integrative Knowledge dell’Università di Miami, è per il momento in fase di test in due zone della metropoli. Questa enorme struttura è stata pensata in realtà anche per un altro motivo. Gli esperti infatti vorrebbero supportare la barriera corallina del Parco Nazionale di Biscayne e per farlo questa sarebbe ideale.
Nel caso il sistema dovesse dimostrarsi un successo come tutti sperano, non è escluso che in futuro anche altre città possano sfruttarlo.