L’inquinamento è una delle sfide maggiori. La riconversione punta al ricaricabile in diversi settori a cominciare dalla mobilità. In tal senso, s’inserisce il nuovo rapporto condotto da Legambiente in collaborazione con Motus-E per CleanCities intitolato “Dossier Città MEZ 2021 – Città Mobilità a Emissioni Zero”. Un dossier con il quale è stata lanciata la una campagna per ripensare la mobilità nei centri urbani. Rendere le città più sostenibili partendo da un punto di vista ambientale: dai mezzi pubblici ai mezzi individuali.
Il rapporto ha portato alla luce lo stato delle infrastrutture nel Belpaese che dovrebbero sostenere questa nuova direzione. AA cominciare dalle ricariche per veicoli elettrici. Gli stessi dati hanno infatti registrato un aumento delle vendite di veicoli elettrici a emissioni zero, passando da 23.000 auto elettriche nel 2019 a oltre 100.000 a settembre 2021. I paesi di conseguenze devono offrire gli strumenti e le strutture adeguate per sostenere questo cambio.
Secondo l’analisi dei dati fornita da Motus-E (piattaforma dedicata alla filiera elettrica) si registra una crescita del +118% e una crescita media annua del +53% dei mezzi elettrici in Italia. Dal 2019 ad oggi, si è passati da 10.647 colonnine distribuite in 5.246 infrastrutture a 11.834 stazioni arrivando ad un totale di 23.275 colonnine a giugno 2021.
Oltre il 57% circa delle infrastrutture di ricarica sono presenti nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro mentre solo il 20% nel Sud e nelle Isole.
La Lombardia è al primo posto con 4.130 punti è la regione più virtuosa: da sola possiede il 18% di tutte le installazioni presenti nella Penisola. Seguono nell’ordine Piemonte, Lazio ed Emilia-Romagna con il 10% a testa, il Veneto al 9% e la Toscana all’8%. In aumento Trentino-Alto Adige, con un +26% di colonnine seguita da Friuli-Venezia Giulia +22% e Lazio +19%.
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Di pari passo all’incremento delle infrastrutture per le colonnine di ricariche, vengono sperimentate anche le autostrade con ricariche wireless. Sull’Autostrada A35 Brebemi, all’altezza dell’uscita Chiari Ovest, ha preso infatti il via il progetto Arena del Futuro che prevede la creazione di un tratto di strada che consente la ricarica wireless per induzione dei veicoli elettrici, auto, veicoli commerciali e autobus.
La sperimentazione riguarda 1 km circa di strada dove sarà realizzato con una speciale pavimentazione stradale resistente all’usura e ad alta carica induttiva. Collaborano al progetto A35 Brebemi-Aleatica, ABB, Electreon, FIAMM Energy Technology, IVECO, IVECO Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Università Roma Tre e Università di Parma.
Al contempo viene sperimentata una connettività avanzata attraverso le tecnologie 5G e IoT (Internet of Things) per garantire la sicurezza stradale.
Tra gli altri vantaggi, secondo un rapporto di Leaseplan che ha analizzato i dati del Car Cost Index 2021, i veicoli elettrici (EV) compatti e di medie dimensioni sono molto competitivi nei costi, rispetto aii veicoli benzina e Diesel.
Tex Gunning, Ceo di Leaseplan ha commentato che questi dati dovrebbero far riflettere i politici sottolineando che i governi dovrebbero maggiormente investire nelle infrastrutture.
“Esortiamo i politici a fare un passo avanti, investendo in infrastrutture di ricarica all’altezza delle loro ambizioni di raggiungimento di emissioni zero netto. Finché queste non saranno onnipresenti l’Europa non ha alcuna speranza di raggiungere le zero emissioni”. Ha poi aggiunto Gunning, in vista dell’appuntamento sul clima Cop26 nel mese di novembre a Glascow.