Mosca olearia o mosca dell’olivo, i trattamenti più efficaci

Mosca olearia
Le immagini mostrano le olive colpite da mosca olearia

Mosca olearia o mosca dell’olivo: trattamenti e nuovi metodi di difesa efficaci. Trappole, prodotti fitosanitari e quando trattare le piante di olivo. Ciclo di vita e tutto ciò che c’è da sapere sulla Bactrocera oleae o mosca dell’olivo.

Nell’articolo troverai i prodotti più efficaci e le informazioni sul periodo del trattamento, cure e prevenzione della più temibile tra le malattie dell’olivo.

Mosca olearia: Bactrocera oleae

La mosca dell’olivo, nome scientifico “Bactrocera oleae”, è un insetto parassita dell’ulivo molto dannoso. Appartiene alla famiglia Tephritidae ed è responsabile degli ingenti danni alle coltivazioni di ulivi di tutto il bacino Mediterraneo. Il clima Mediterraneo, infatti, è ideale per la proliferazione delle larve di questa mosca che qui in Italia impiegano pochissimo tempo per la schiusa.

Mosca olearia: come è riconoscerla

Per riconoscere la mosca dell’olivo ti forniamo diverse foto e una descrizione dettagliata di questo parassita dell’olivo.
Le dimensioni della mosca dell’olivo mosca olearia si aggirano intorno ai 5 mm. Nell’adulto, l’addome è arancione e presenta due bande nere. Le ali sono prevalentemente trasparenti e la parte superiore del torace presenta una banda argentata posta proprio tra l’inserimento delle due ali.

mosca dell'olivo
A sinistra un esemplare di mosca olearia maschio. A destra la femmina che si distingue per l’addome ingrossato e l’apparato depositore con il quale “punge” le olive.

Per eliminare la mosca olearia non serve solo riconoscerla ma anche comprendere il suo ciclo di vita così da capire quando trattare il proprio oliveto.

C’è poi da dire che vi sono varietà di ulivi più esposti ai danni della mosca olearia: le varietà con frutti dalla pelle più sottile e polpa più carnosa sono le preferite della mosca olearia.

Mosca olearia: ciclo di vita

La femmina, appena sviluppata, emette dei feromoni per attrarre il maschio. Dopo la fecondazione, la femmina individua le olive e con il suo apparato ovo-depositore solleva la pelle dell’oliva e introduce le sue uova. Se da un lato depone le uova, dall’altro, con il suo apparato succhiatore riassorbe i liquidi e segna l’oliva con una sostanza odorosa che ha lo scopo di impedire ad altre mosche olearie di pungere la stessa oliva.

La puntura della mosca olearia ha una tipica forma triangolare.

Secondo le condizioni climatiche, l’uovo appena deposto impiegherà dai 2 ai 3 giorni per la schiusa in caso di attacco estivo. In autunno, con temperature più rigide, le uova di mosca olearia impiegheranno fino a 10 giorni per la schiusa.

La larva neonata inizierà a scavare galleria all’interno della polpa dell’oliva. La larva attraverserà tre stadi di sviluppo e al termine del terzo stadio lascerà l’oliva per iniziare un nuovo ciclo di vita.

Olivo colpito dalla mosca olearia

Le olive, in primo momento, non appaiono danneggiate, un occhio attento può scrutare la prima puntura dell’ovodeposizione che ha una tipica forma triangolare. Come capire se gli ulivi sono stati attaccati dalla mosca? Osservando attentamente i frutti ma in genere, i sintomi saltano all’occhio quando è troppo tardi e la larva ha già scavato gallerie.

Quando eseguire il trattamento contro la mosca olearia

Dalla complessità del ciclo di vita della mosca dell’olivo è chiaro che non si può individuare un unico periodo per il trattamento. Questo perché le mosce olearie possono attaccare in qualsiasi momento durante la formazione e la maturazione delle olive, quindi sia in estate (dove si registra la maggiore attività) sia in autunno. Generalizzando si può dire che l’attività delle mosche delle olive si verifica con temperature comprese tra i 20° e i 30°C.

Attualmente la prevenzione verte sulla possibilità di somministrare prodotti che potrebbero fungere da repellente per la mosca femminia inibendo l’ovodeposizione. I trattamenti preventivi a base di rame, eseguiti verso la metà della primavera potrebbero mitigare gli attacchi di mosche olearie.

Come eliminare la mosca dell’olivo

Sono molti i fitofarmaci usati per il trattamento della mosca olearia, non mancano poi metodi di lotta biologica o l’uso di un’apposita trappola contro la mosca dell’olivo. Inizierò a parlarti dei prodotti chimici più efficaci e di quelli che sono definiti i pesticidi/insetticidi in grado di eliminare larve e mosca adulta.

Mosca olearia: trattamenti chimici

Ecco quali sono i prodotti chimici usati in agricoltura per eliminare la mosca dell’olivo. Ti segnalerò i principi attivi più efficaci e, nel paragrafo successivo, ti spiegherò come fare un trappola fai da te contro la mosca olearia.

Acetamiprid
Per legge, quando è ad alte concentrazioni, non sono ammessi più di 2 trattamenti all’anno. E’ efficace contro la mosca dell’olivo, mosca del ciliegio, mosca mediterranea e anche contro tutte le mosche minatrici, la minatrice serpentina, le cocciniglie farinose e il moscerino asiatico.

Dimetoato
Si tratta di un pesticida più specifico. Attivo contro la mosca delle olive in ogni fase di sviluppo. Presenta un tempo di  sicurezza di 28 giorni, quindi dall’ultimo trattamento al raccolto delle olive dovranno passare almeno 28 giorni. Anche in questo caso, per l’insetticida ad alta concentrazione c’è un obbligo di un massimo di due trattamenti all’anno.

Fosmet
Come per il prodotto chimico precedente, anche in questo caso il tempo di sicurezza è di 28 giorni. E’ efficace conto la mosca dell’olivo ma anche contro altre malattie dell’olivo come la tignola dell’olivo e la cocciniglia mezzo grano di pepe.

Spintosad
In commercio si trova un prodotto chiamato Spitor a base di spintosad è ottimo contro malattie dell’oliveto come la tignola dell’olivo ma agisce solo parzialmente sulla mosca dell’olivo. Tra i vantaggi vediamo che è un prodotto ammesso nel trattamento biologico (agricoltura biologica).

Imidacloprid 
E’ un insetticida efficace nell’eliminare la mosca dell’olivo ma agisce sugli adulti e protegge le olive dall’ovodeposizione da parte della femmina. In commercio si trova con i nomi di Cofidor o Mediator Plus.

I prodotti indicati si possono acquistare presso i consorzi agrari o su Amazon, per esempio il Mediator Plus a base di Imidacloprid ad alta concentrazione, si compra al prezzo di 20,80 euro. Per tutte le informazioni ti invito a visitare “questa pagina Amazon“.

A prescindere dal trattamento chimico scelto, la difficoltà sta nel raggiungere le larve che già minano le olive. I nuovi metodi di difesa contro la mosca olearia prevedono l’uso combinato di lotta chimica, lotta biologica e lotta fisica. Per lotta fisica s’intende l’uso di una trappola a base di feromoni o di trappola fai da te a base di prodotti proteici. L’adulto, infatti, si nutre di melata o agglomerati proteici.

Mosca dell’olivo: trappola fai da te

In Spagna, per eliminare la mosca olearia si è diffusa in modo capillare una trappola fatta in casa semplice ed efficace. La trappola è divenuta così famosa da prendere il nome di “Trappola Olipe” dove “Olipe” sta per “Cooperativa Oil varera de los Pe droches” della provincia di Cordova. Questa cooperativa ha fatto pressione affinché tutti gli agricoltori adottassero tale trappola così da decimare in modo capillare e diffuso le popolazioni di mosce olearie della zona.

Come fare la trappola per la mosca dell’olivo?

Avrai bisogno di bottiglie PET da 1,5 o 2 litri, preferibilmente di plastica trasparente e non di plastica verde o blu.

Nella parte alta della bottiglia bisognerà praticare da 4 a 8 fori dal diametro 5 – 6 mm. La trappola per la mosca olearia funzionerà solo con ottime esche.

Gli attrattori usati sono soluzioni liquide date da fosfato biammonico concentrato tra il 3-5% (in pratica ne dovrai aggiungere 40 gr per litro). Per migliorare ulteriormente la capacità di attirare le mosche dell’oliva in trappola potrai aggiungere un cucchino di zucchero o, ancora meglio, di miele.

eliminare mosca dell'ulivo trattamento
Nella foto, a sinistra, la trappola con esca per la mosca olearia. A destra, la puntura triangolare tipica della deposizione delle uova di mosca olearia

Il Consorzio spagnolo afferma che c’è anche una valenza cromatica: aggiungendo del colore giallo, la trappola diverrà più efficace. Nel video che spiega come fare una trappola per mosche fai da te l’utente usa un concime a base di ammonio, in quel caso è davvero difficile ottenere una colorazione gialla così come è difficile ottenere una colorazione gialla con qualsiasi concime fosfatico.

Quindi, per ottenere un trappola al top dell’efficacia, ti consiglio di incollare alla bottiglia una banda gialla a base di feromoni o uno di quegli attrattori universali. Per esempio, “a questa pagina Amazon” 10 fogli adesivi gialli per attirare le mosche si comprano con 12,66 euro e spese di spedizione gratuite. I fogli segnalati sono abbastanza grandi da essere tagliati in due e con ogni foglio ricavare due trappole.

In alternativa potresti usare della birra o dell’aceto di mele, tuttavia il fosfato di ammonio risulta più efficace nell’attrarre le mosche olearie. I concimi a base di fosfato ammonico sono facilissimi da trovare anche dal vivaio o nel garden center più vicino casa (oltre che nella compravendita online). L’aceto di mele è più efficace contro la mosca della frutta o il moscerino.

Nota bene: puoi anche aggiungere delle compresse o fiale ai feromoni. Una volta che le mosche delle olive entrano nella trappola, annegano.

Se proprio non vuoi comprare un sacco di concime, sappi che come esca puoi usare una soluzione di idrolizzato proteico… in pratica puoi aggiungere del pesce in putrefazione (ti basterà comprare qualche sardina fresca da aggiungere in una miscela di birra e acqua).

Quando mettere le trappole per la mosca olearia

Soprattutto in estate. Ricorda di cambiare di frequente le trappole e cambiare anche luogo.

Nel video che segue è mostrato come si costruisce una trappola per la mosca dell’oliva sfruttando una bottiglia e del concime a base di azoto ammoniacale. L’ammoniaca, infatti, sembrerebbe un’ottima esca per la mosca olearia che, come premesso, in forma adulta è attratta da agglomerati proteici.

Potrebbe essere attratta anche dalle feci di uccelli. Per costruire la trappola fai da te, l’utente ha usato una bottiglia di plastica e un saldatore a stagno, puoi sostituire il saldatore a stagno con un semplice chiodo da 10 surriscaldato con il fuoco di un accendino o del fornello (da maneggiare con una pinza o una tenaglia). Insomma, puoi farei i buchi sulla bottiglia in altri modi, non è necessario il saldatore!

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